VIDEO: la PSICOLOGIA nello SPORT applicata alla SCUOLA CALCIO
Ecco l'interessante progetto portato avanti quest'anno da due ALLENATORI
TOSCANAGOL pone all'attenzione un progetto legato alla psicologia dello sport, che nasce dall’interesse di due psicologi e allenatori nel voler lavorare, all’interno dei settori giovanili, sull’aspetto mentale ed emotivo dello sport e in particolare del calcio, un aspetto di cui spesso si sente parlare ma del quale realmente ancora poco si conosce.
Si è quindi potuto sviluppare tutto ci,ò a partire dal lavoro con i due settori giovanili della Lucchese Libertas (anno 2006) e del S Donato Calcio (anno 2005), dove è stato fatto un lavoro parallelo sia coi genitori che coi ragazzi, affrontando con incontri a cadenza mensile vari temi legati al mondo dello sport (tipo “autostima e fiducia” , “attenzione e concentrazione” , “aprire la mente, il coraggio di osare e cosa sta sotto al rischio”); raccogliendo le loro esperienze e mettendole a confronto perchè possano maturare una consapevolezza e una conoscenza di sè all’interno di un contesto sportivo fin da piccoli.
Tra le finalità di questo progetto una delle più importanti è quella di rendere note ai genitori e quindi di sensibilizzarli su quelli che sono i bisogni, le problematiche e le esigenze che emergono durante le fasi di sviluppo di loro figlio come giovane atleta. Questo permette di avere strumenti utili a capire che bambino o che adolescente abbiamo davanti e di poterlo affiancare nel migliore dei modi nel suo percorso di crescita.
Per questo l’idea fondamentale è quella che i genitori siano una risorsa importante, quanto la società dove il bambino cresce e con la quale il genitore si interfaccia. Questa interazione è non solo possibile, ma assolutamente efficace nel favorire una maturazione complessiva del giovane sportivo nelle vari fasi di età.
ECCO IL PROGETTO
La Psicologia dello sport applicata nelle scuole calcio
I "perché" del progetto...
Perché nello sport giovanile porre attenzione ad uno sviluppo completo, quindi anche psicologico e non prettamente fisico, assume una forte rilevanza affinché i ragazzi accrescano la propria personalità fin dall'inizio, il loro modo di stare in campo, di vivere il gruppo!
Perché impare a trovare i canali adatti di comunicazione agevola le relazioni tra società, genitori e atleti così da vivere al meglio il contesto sportivo!
Perché può prevenire l'abbandono sportivo dando strumenti utili a gestire la propria Vita calcistica di fronte a frustrazioni o delusioni.
STRUMENTI E METODO DI LAVORO
Il CERCHIO
Come un momento per i ragazzi e per i genitori per fermarsi in gruppo ed avere un qualcosa di diverso rispetto alla tanta ricercata INTENSITA’ che allenatori e dirigenti richiedono all’interno degli allenamenti e delle partite.
Diventa quindi, quello del “circle time”, un momento che non si può avere in campo. Ecco che ci si ferma e si ha la possibilità di avere una lente di ingrandimento personale, individuale, su quelle che sono le dinamiche interne ed esterne di un giovane calciatore e di un genitore.
Il GRUPPO
Quando il ragazzo o l’individuo si blocca, ha scarsa autostima o poca consapevolezza di sè, il gruppo diventa una risorsa fondamentale: sostiene le difficoltà del singolo e di chi vive una realtà nuova come quella sportiva; aumenta il grado di ascolto reciproco, di conoscenza dell’altro e di rispetto ma anche di aiuto; perché laddove non arriva la singola persona è il gruppo che va a sostenere, ad incoraggiare, ad aiutare. Cresce la collaborazione e la conoscenza dell’individuo a livello umano, cresce la fiducia, il clima di cooperazione. Abbiamo visto crescere tutto questo nei nostri gruppi.
LE ESPERIENZE
Nella prospettiva di cucire un abito addosso che si senta e non che si pensi o si ascolti e basta, facciamo fare delle esperienze ai ragazzi ma anche ai genitori, gli facciamo sentire qualcosa che per noi diventa input, stimolo, momento di riflessione. Tutto questo passa quindi anche dalle esperienze pratiche sul campo o da simulazioni ; lavorando su aspetti come attenzione, concentrazione, creatività etc… lo stesso coi genitori, nella misura in cui li abbiamo fatti mettere in gioco.
Questo permette al gruppo di star ancora piu’ attento e partecipe perchè chiamato in causa a FARE e non solo a capire/ascoltare.
La partecipazione e il coinvolgimento fanno si che adulti e bambini/ragazzi si sentano dentro il progetto, poiché la nostra idea di base è quella di EDUCARE, e cioè stimolare risorse interne perché possano esprimersi e per viversi meglio la relazione genitore-figlio e ragazzo-sport.
I titolari e conduttori di questo metodo e progetto sono due psicologi e allenatori di calcio, Filippi Daniele e Lenzoni Simone.
Per info: lenzonisimone@gmail.com 338 2504974
danielefilippi91@gmail.com 3391723191
I titolari e conduttori di questo metodo e progetto sono due psicologi e allenatori di calcio, Filippi Daniele e Lenzoni Simone.