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CALCIO FEMMINILE: serie A e B passeranno dai DILETTANTI alla FIGC"

Entreranno in una nuova divisione (ancora da definire) per avere servizi più adeguati e un nuovo impulso

Qualcosa nel calcio femminile sta cambiando. Complici i risultati che sta ottenendo sul campo la nazionale femminile nelle qualificazioni ai Mondiali 2019 di Francia, il calcio versione donna si sta afferamendo via via anche in Italia. E un ruolo fondamentale lo sta giocando naturalmente la Figc. “Lo sviluppo del calcio femminile” è stato, infatti, fra i punti salienti affrontati nell’incontro in Federcalcio la scorsa settimana. Al termine dell’incontro Commissario Straordinario Roberto Fabbricini ha dichiarato: “Vogliamo dare il massimo impulso allo sviluppo del movimento. Il calcio femminile è una disciplina olimpica e dunque è seguito con forte attenzione dal CONI, il campionato sta crescendo anche in termini di visibilità mediatica e, senza nulla togliere alla Lega Dilettanti, affidarlo ad una maggiore professionalità è un dovere da parte nostra. Vogliamo trovare la quadra organizzativa entro pochissimo tempo: il calcio femminile di vertice resterà comunque all’interno della Federcalcio, che con le sue energie può far fronte all’organizzazione”.

In altre parole i campionati di Serie A e di Serie B femminili non saranno più sotto la Lega dilettanti, ma faranno riferimento a una nuova divisione, (ancora da definire) direttamente sotto la Figc. La decisione è stata dettato, con ogni probabilità, dal fatto che diversi club di Serie A maschile (quindi professionistici) stanno puntando su una loro squadra al femminile, come hanno già fatto la Fiorentina, la Juventus e il Sassuolo. Questo vuol dire che tali team si presentano in campionati con un’organizzazione ben più strutturata di quanto non facciano le squadre dilettantistiche. Da qui la necessità di fornire loro servizi adeguati, anche per dare un nuovo impulso a questo sport declinato al femminile.

Nonostante la strada sembri ancora lunga per un’equiparazione delle condizioni delle atlete rispetto ai colleghi, la Figc continua a muoversi con convinzione in questa direzione. Già nel 2016 la Federazione aveva stabilito per i club alcuni obblighi per potersi iscrivere al campionato di Serie A: tra questi, ad esempio, «l’impegno a tesserare almeno ulteriori 20 calciatrici Under 12 (oltre alle 20 già previste), rispetto alla stagione precedente, all’interno del proprio settore giovanile», si legge nel comunicato ufficiale. Inoltre, «dalla stagione sportiva 2017/2018, le società dovranno partecipare al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12), e dalla stagione sportiva 2019/2020, dovranno partecipare al Campionato Allieve con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12 e la partecipazione al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile)».

In alternativa all’obbligo di tesserare 20 calciatrici Under 12, la Figc considera l’impegno rispettato se la società «acquisisce il titolo sportivo, ovvero partecipazioni di controllo, di una società di calcio femminile affiliata alla Figc. partecipante ai Campionati di Serie A o di Serie B» oppure se la società «conclude accordi di licenza, per l’utilizzo della denominazione, del marchio e dei segni distintivi, validi per la stagione sportiva 2016/2017 con società di calcio femminile affiliata alla Figc partecipante ai Campionati di Serie A o di Serie B, con sede nella stessa provincia».

Il prossimo anno il campionato potrebbe vedere nuovi debutti, a cominciare dalle squadre milanesi, Inter e Milan, che secondo indiscrezioni stanno considerando una squadra che giochi nella prima divisione. Intanto appuntamento per tutti l’8 giugno a Firenze, quando la nazionale italiana cercherà di portare a casa l’ultimo punto mancante per la qualificazione matematica ai Mondiali.

fonte http://www.alleyoop.ilsole24ore.com

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  Scritto da La Redazione il 19/04/2018
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