"Inutile andare a fare TORNEI dove non si seguono le regole FIGC"
L'istruttore di Scuola Calcio Marcello Bianchi chiede maggior rispetto: "Tanto alla fine l'unica cosa che conta è vincere"
La "denuncia" è racchiusa in un post di Marcello Bianchi, cinquantaquattro anni, da trenta attivo nel calcio come istruttore di settore giovanile, ha pubblicato sulla sua pagina facebook. Fiorentino del Galluzzo, è alla quarta stagione all'Audace, società di tradizione calcistica del suo quartiere. Segue i gruppi dal 2009 al 2011.
Il suo intervento è molto interessante ed inizia in maniera ironica. "Oggi mi son dovuto leggere sul giornale intere pagine di giustizia sportiva, partite truccate, vendute, accomodate, falsi tesseramento, soldi in cambio di punti e nessun provvedimento".
Quindi il racconto di quanto avvenuto poi la sera. "Porto i miei piccoli allievi a fare il loro primo torneino e come sempre prima leggo il regolamento:
- Tutti i giocatori devono partecipare OBBLIGATORIAMENTE a tutta l'attività prevista, in particolare:
E' OBBLIGATORIA LA PARTECIPAZIONE AI GIOCHI LUDICI, ecc ecc
Arriviamo al campo e non troviamo alcuna accoglienza, se non il custode che ci dice di sbrigarci perchè dopo ci sarà un'altra partita. Non troviamo nessun responsabile della società organizzatrice, in campo poi nessuna presentazione o saluto dei bambini, nessun referto da firmare. Dall'altra parte pseudo istruttori non istruiti; per poter cominciare lo "scontro" ho dovuto armarmi di pazienza spiegare le regole all'altra squadra, fare finta di essere il tutor (questo sconosciuto) in assenza dei responsabili della società ospitante. Mi domando: ma la federazione che tanto si riempe la bocca delle scuole calcio, perché non interviene e cura un po' questo marcio che inizia proprio dalla base ???"
Passaggi importanti che meriterebbero tante riflessioni."Siamo proprio dei falsi ipocriti noi italiani. Come succede sempre facciamo le regole per infrangerle, ma così non rispettiamo la crescita sportiva leale e corretta dei bambini. Ora inizia il "festival" dei tornei dove il regolamento è solo pro-forma, ma ognuno fa come gli pare. Tutti vogliono fare solo le partite perchè interessa solo il risultato. Capisco poi le esigenze di fare cassa per le società, ma se partite come quelle di ieri sera durano solo tre tempi di dieci minuti, dove poi devono giocare tutti, mi dite quanto realmente giocano i bambini e se sia giusto far pagare il biglietto di cinque euro ai genitori che in pratica li vedono giocare pochissimo??"
Bianchi si schiera sempre dalla parte della crescita dei ragazzi. "E difendo anche i genitori, perchè quando c'è qualche polemica, la colpa è sempre di loro. La realtà è che conta soltanto vincere e sono convinto che questo mio appello rimarrà solo lo sfogo di un rompicoglioni".