"Ora non abbiamo niente da perdere, ma il primo posto è lontano"
Alessio Signorini racconta la vittoria della Coppa Italia della Chiantigiana e ora le prospettive in campionato
E’ stato uno dei protagonisti nel successo della Chiantigiana mercoledì scorso in Coppa Italia Promozione. Alessio Signorini, classe 1988, certaldese doc, esterno sinistro di lunga esperienza, ha segnato uno dei cinque rigori che hanno rotto l’equilibrio nella finalissima contro il Vorno.
Signorini ha ritrovato in questa stagione mister Paolo Molfese che l’ha rivoluto con sé a Gaiole in Chianti dopo che l’aveva avuto a Certaldo in Eccellenza diversi anni fa. Alessio era reduce dalla promozione ottenuta a San Miniato attraverso i playoffs. “Sarei rimasto, ma ho problemi di lavoro e laggiù avevano deciso di allenarsi alle 15 del pomeriggio”.
E’ stata una finale che Signorini attendeva da tempo… “Non ci ero mai arrivato. Mi bruciava ancora l’eliminazione subita contro il Badesse l’anno scorso. Sentivo che era arrivato il momento del riscatto. La tensione c'era inevitabilmente, ma ero fiducioso, a gennaio abbiamo trovato una giusta quadra e sapevo i nostri valori. Rispettavamo l'avversario ma eravamo consapevoli del nostro valore”.
Nel primo tempo voi molto contratti e Vorno più manovriero. D’accordo con questa analisi? “Assolutamente, ci aspettavamo una partenza importante da parte loro e così è stato. Noi abbiamo pensato soprattutto a difendere con ordine ed a ripartire quando capitava”.
La vostra linea difensiva era quasi sempre a cinque e molto compatta, con pochissima spinta sugli esterni. "Sì, é vero, io e Caramanico non abbiamo spinto molto, ma in una partita secca l'importante era concedere poco e così abbiamo fatto. Inoltre sapevamo che si potevano mettere a tre davanti e temevamo i due esterni larghi. Loro sapevano che ci saremmo messi a tre dietro e giustamente hanno giocato tra gli spazi che si creavano tra il terzo di difesa e il quinto di centrocampo”.
Il gol ha dato certezze a voi e tolte a loro. “Siamo stati un pò fortunati sull'episodio del gol, ma in una finale serve anche una bella dose di buona sorte. È capitato proprio nel momento giusto, a qualche minuto dal riposo. Questo ci ha caricato e allo stesso tempo scaricato dalla tensione”.
Ha tirato anche uno dei rigori decisivi: nessuna paura? “Paura mai, tanto senso di responsabilità nei confronti dei compagni. Alla fine sono tra i più esperti e partite importanti ne ho giocate, quindi era giusto prendersi determinate responsabilità”.
NELLA FOTO SOTTO IL RIGORE CALCIATO DA SIGNORINI MERCOLEDI' SCORSO NELLA FINALE DI COPPA ITALIA DI PROMOZIONE
Ci racconti il “dopo”, la festa per un successo storico. “I successi e di conseguenza i festeggiamenti ti ripagano di tutti i sacrifici fatti, di quelle giornate trascorse sul campo, come la Pasquetta, anziché con gli amici o le fidanzate. Ancora non siamo tornati a Gaiole, per il fatto che ci alleniamo a Colle Val d'Elsa per ovvi motivi logistici. Quindi non abbiamo potuto vivere il paese, ma siamo certi di che ci ringrazieranno e ci renderanno il giusto omaggio nelle prossime domeniche, perché abbiamo regalato sicuramente una gioia immensa ad un paese di cosi pochi abitanti".
E non ci tornerete neppure domenica, visto che in campionato giocherete in trasferta. "Esatto, dovremo aspettare la prossima settimana quando affronteremo a Gaiole l’Audax Rufina. Adesso dovremo concentrare tutti i nostri sforzi nella partita di domenica a Spoiano perché sarà tutt'altro che semplice. Il mister ci ha già avvertiti, dovremo trasformare l'euforia in energia positiva perché, in caso di passi falsi di Pratovecchio e Foiano, potremmo pensare, perché no, anche al primo posto in campionato. Vivremmo con dei rimorsi troppo grandi se non approfittiamo di questa occasione”.
Parliamo allora di queste ultime giornate: quante possibilità avete ancora di vincere il girone? "I numeri dicono poche, cinque punti da recuperare a cinque partite dalla fine sono tanti. Certo é che ora noi saremo più tranquilli delle squadre che ci precedono, perché mal che vada siamo sicuri dopo il successo in Coppa di mercoledì di andare direttamente al quadrangolare per la promozione in Eccellenza. Inoltre c'é ancora lo scontro diretto tra chi ci precede e siamo in attesa della sentenza riguardante la giustizia sportiva che potrebbe penalizzare il Foiano. Niente é ancora finito, dobbiamo pensare a fare più punti possibili in queste ultimi cinque gare e poi il 6 maggio tireremo le conclusioni”.
Chi è la sua favorita? "Arrivati a questo punto devo dire Pratovecchio, non posso fare altrimenti. Probabilmente anche loro sanno dei punti di penalità che potrebbe ricevere il Foiano e quindi possono gestire cinqnue punti di vantaggio. Non sono pochi”.
Foiano? Si riferisce alla stagione scorsa in Eccellenza? "Sì, esatto. La famosa vicenda che ha interessato e interesserà l'Eccellenza girone B. Credo che sia un coinvolgimento anche del Foiano".