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Edizione provinciale di Prato


"ERRORI da parte di TUTTI, giunto il momento di RIFORMARE il SISTEMA"

Il Vice Presidente della Zenith Audax Enrico Cammelli interviene sul dibattito aperto da TOSCANAGOL

Bella riflessione dopo la mancata qualificazione della Nazionale Italiana ai prossimi Campionati Mondiali di Russia 2018 da parte del Vice Presidente della Zenith Audax Enrico Cammelli, che indica quale potrebbero essere, a suo parere, alcune strade da seguire per uscire dalla crisi che sta attraversando il nostro calcio.

"A mente fredda brucia ancora di più la non qualificazione, brucia per l'importanza del calcio nel nostro paese, brucia per come è avvenuta. Sicuramente ci sono stati tanti errori da parte di tutti, non ultimi quelli di mister Ventura e di chi è sceso in campo, ma se si va ad analizzare il post 2006 noteremo le difficoltà del calcio italiano, sono anni che non vinciamo niente a livello giovanile, sono anni che un club italiano non vince una competizione europea. Adesso credo sia giunto il momento di riformare il sistema calcio, ma gli aspetti credo siano molteplici, le squadre professionistiche non lavorano più sui vivai, prima i bambini iniziavano a giocare a calcio nelle squadre di paese e poi se bravi venivano presi dalle professionistiche, ora vediamo bambini di 7/8 anni che entrano a far parte delle scuole calcio professionistiche, forse sarebbe meglio aspettare e prenderli in età piu grande. Ci vorrebbe una riforma dei campionati, non ci può essere una Seria A a venti squadre dove ci sono scoietà che a dicembre sono già retrocesse. Il livello dei campionati Primavera è basso, forse sarebbe meglio avere i campionati riserve, la Serie B e la Serie C senza gli aiuti economici non esisterebbero ma anche lì i soldi spesi non rendono un prodotto competitivo. Abbiamo perso un po la nostra identità scopiazziando qua e là da altre federazioni, limitando quelle che erano le nostre proragative, la difesa e la fantasia. Le ore di allenamento sono sempre meno, all'estero si gioca molto di più. Insomma non c'è un motivo solo per questo insuccesso ma svariati, il problema è sotto gli occhi di tutti ma mancano le idee e sopratutto le decisioni e questo purtroppo non è solo un problema del calcio ma di tutto il paese, appena si decide di fare una cosa si sta anni a discutere ma poi si lascia tutto come è. Quindi sarebbe meglio fare, magari sbagliare e correggere. Ma l'immobilismo regna sovrano e si rischia meno".

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  Scritto da La Redazione il 17/11/2017
 

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