SECONDA GIR. C, Piero LENCIONI torna alla PIEVE SAN PAOLO
Il sessantenne tecnico subentrato a Piergiorgio Tessieri ha già debuttato nel match interno contro il San Filippo
Nuova avventura per Piero Lencioni, che torna alla Pieve San Paolo per guidare la prima squadra, attuale ultima forza del Girone C di Seconda Categoria.
Lencioni, subentrato a Piergiorgio Tessieri, ha già debuttato sulla panchina gialloblu nell'ultimo turno, quando la Pieve San Paolo è stata sconfitta tra le mura amiche per 2-0 dal San Filippo, mettendo in fila la dodicesima sconfitta su altrettante gare disputate.
"C'è qualcosa di magnetico che mi attrae verso la Pieve San Paolo, pur avendone girate parecchie è una di quelle società mi è rimasta nel cuore, così come l'Atletico Lucca ed il Lammari. Ed un'altra cosa che mi attira magneticamente sono le situazioni disperate, una sorta di masochismo calcistico" - scherza Lencioni.
Cosa la ha spinta ad accettare la proposta gialloblu? "Dal primo momento che ci siamo messi a sedere ho avvertito la volontà di non mollare, il progetto è quello di fare tutti i tentativi possibili e questo mi ha stimolato nonostante conosca i problemi societari, visti anche i miei trascorsi da Direttore Sportivo della Pieve San Paolo. Così il giovedì ci siamo incontrati, il venerdì ho tenuto la prima seduta di allenamento e domenica è arriva la prima sconfitta" - prosegue con ironia il tecnico.
Che squadra ha trovato? "Un gruppo molto giovane, con ragazzi di alta qualità, ma naturalmente bassa esperienza. La categoria richiede purtroppo forse il contrario, questa è l'idea che mi sono fatto domenica. Al primo allenamento, invece, ho trovato un gruppo ben educato, rispettoso ed un tantino amareggiato per le vicende settimanali perché i ragazzi per fortuna si affezionano ancora".
Qual è la ricetta per risalire? "Sono motivato a crescere, non rassegnato. A mio modo di vedere per uscire da questa situazione la società si deve impegnare ad affiancare a questi giovani alcuni elementi di esperienza che si sentano stimolati dalla difficoltà oggettiva, dopo di che attivare la politica dei piccoli passi, ovvero cominciare a mettere nel mirino la penultima e su su senza guardare per qualche domenica la classifica. Io ho costituito un gruppo di lavoro con il quale mi sento molto bene, dove figurano il Direttore Sportivo Andrea Frugoli con il quale collabora Enrico Dell'Arsina, con cui ci conosciamo da appena cinquantaquattro anni, Aldo Macchia che purtroppo pensa di appendere le scarpette al chiodo a causa degli infortuni che ha subito, l'accompagnatore Guido Pieraccini che è uno statistico fenomenale. Questo gruppo deve rispondere alla società nella figura del presidente Giancarlo Puttini e del tuttofare Maurizio Macchia, tutti motivatissimi. Non vedo perché con una situazione del genere dovremmo tirare i remi in barca. Dobbiamo essere noi, per una volta, a trasmettere l'entusiamo giusto".