VIAGGIO nel "MIRACOLO SERAVEZZA", rivelazione assoluta in SERIE D
Incredibile partenza della matricola versiliese che è imbattuta dopo dieci giornate e guida la classifica del girone E
Una piccola realtà che sta stupendo tutti. Prima volta in serie D per un centro che rappresenta un Comune di 13000 abitanti, una società giovane anche se con una storia sulle spalle di quasi cento anni. Seravezza capolista in serie D dopo dieci giornate, Seravezza imbattuto, Seravezza con il secondo attacco del campionato (18 gol dietro solo il Viareggio che ne fatti 22), Seravezza con la seconda miglior difesa (7 gol al passivo, solo la Lavagnese ne ha subiti di meno, 6), Seravezza con la coppia Benedetti-Rodriguez (7 gol a testa) in vetta alla classifica cannonieri.
Tanti dati per spiegare un "fenomeno", quello verdeazzurro che nessuno (alzi la mano chi aveva detto il contrario...) aveva ipotizzato così in alto nel primo anno di serie D. E dire che in estate la società aveva voluto fare il passo secondo la gamba, con un'attenta e oculata campagna acquisti, condotta in prima persona dal presidente Vannucci che insieme al diesse Tommasi e al riconfermato allenatore della promozione Vangioni avevano operato con parsimonia, un occhio al bilancio e uno alle questioni tecniche, puntando però senza mezzi termini sul gruppo vittorioso in Eccellenza.
Ecco qua la prima vittoria. Nessun stravolgimento nella base, la voglia di dare la possibilità a tanti ragazzi di dimostrare il loro valore anche in categoria superiore. Qualche giovane arrivato a farsi le ossa da categorie superiori come il portiere Cavagnaro dalla Sampdoria, il centrocampista Biagi (ex Margine) dal Prato, Marchetti e Bongiorni (anch’essi ex Margine) dalla Lucchese, Nardini dal Carpi, De Wit dal Genoa, D’Angina dal Pisa. Altri da società vicine come Bedini, Moriconi e Ramacciotti.
La scelta subito di prendere un giocatore che da anni stava facendo la differenza in Eccellenza, il cubano Samon Reider Rodriguez, 29 anni, 171 centimetri di altezza, Nativo di Guantanamo, si può considerare calcisticamente italiano. Ha, infatti, cominciato con il settore giovanile della Juventus nel 2003, arrivando alla Primavera nel 2005, potendosi allenare anche con la prima squadra, guidata da Fabio Capello, a fianco di Thuram, Del Piero, Cannavaro, Trezeguet. Ha poi cambiato parecchie maglie, Cecina, Poggibonsi, Alessandria, Pergolettese, Bassano, Casale, Matera e Castelfiorentino, dove è ritornato a gennaio 2013 ed è rimasto fino alla scorsa estate, dopo il primo arrivo nel 2003 e la trafila fino agli Allievi B, antecedente al quadriennio in bianconero. In quattro stagioni in Eccellenza ha centrato cinquanta reti, ma non sta accusando il cambio di categoria. Nel 2009 ha ottenuto la cittadinanza italiana, ma a Cuba ha sempre la famiglia ed ogni anno torna almeno una volta.
E se vogliamo raccontare un aneddoto, un paio di stagioni fa Rodriguez stava per arrivare a Forte dei Marmi, rivale accerrima del Seravezza, che poi sarebbe andato in serie D. Il presidente Mussi aveva ormai l'accordo con il giocatore che poi all'ultimo cambio idea...
Giocatore dal carattere particolare ha subito legato con l’abile Vangioni che ha capito che non lo poteva tenere “ingabbiato” in schemi ben precisi. Posizioni varie in campo, nessun riferimento per gli avversari, poca richiesta nella fase di non possesso. Poi l’esplosione di Lorenzo Benedetti, camaiorese, talento classe 1992 che nei professionisti non è riuscito a sfondare (esperienze a Viareggio, Prato e Lucca), arrivato nel Dicembre 2016 a far compiere il definitivo salto di qualità al Seravezza impegnato nel duello con il Roselle per vincere il campionato.
Rodriguez-Benedetti: 7 gol a testa, 14 complessivi sui 18 della squadra. “Giocano come vogliono, sono liberi di fare quello che gli pare” dice il furbo Vangioni quando gli si chiede come è nata questa “strana” coppia. Un allenatore che sta dimostrando tutto il suo talento e sul quale il presidente Vannucci scommetteva tantissimo. Ricordiamo LEGGI QUA quando il 10 Maggio 2016 annunciò il suo arrivo a Seravezza e alla chances che voleva dargli per farlo diventare “allenatore vero”.
Vangioni sta ripagando tutte le attese con maturità e accortezza. La passata stagione in Eccellenza fu quella dell’esplosione del bomber Pegollo che con i suoi gol trascinò la squadra in serie D e “spinse” la società a puntare su di lui a dispetto di un mostro sacro come Arzelà che capì e se ne andò senza sbattere le porta. Ad agosto 2016 la tegola del grave infortunio dell’attaccante di Carrara su cui si puntava anche in serie D: Pegollo tornerà tra diversi mesi, ma Vangioni non si è scomposto. Ha fatto e sta facendo di necessità virtù. Grande accortezza tattica, squadra che sa chiudere tutti gli spazi e che si affida alle giocate di Rodriguez e Benedetti per colpire con straordinaria efficacia.
Domenica scorsa il “colosso” Savona demolito al “Buonriposo”, ma un altro colpo bassissimo. L’infortunio del perno della difesa, quel Lorenzo Fiale che a 40 anni fu convinto l’anno scorso dal duo Vannucci-Vangioni a rimettere le scarpette da calcio dopo alcuni mesi nello staff tecnico del Viareggio. Una lunga assenza anche per lui, ma tre giorni dopo sul campo della Lavagnese capolista, ecco l’altra impresa: vittoria allo scadere e primato in classifica riconquistato.
E poi l’esplosione di Nicolas Bresciani, esterno classe 1997, già protagonista con la Rappresentativa Regionale Toscana Juniores, campione d’Italia nell’ultimo torneo delle Regioni. Il ragazzo di Filattiera è sul taccuino di diverse squadre professionistiche.
Trovate voi dunque gli aggettivi giusti per descrivere quello che sta facendo il Seravezza, ma considerarlo solo una meteora ora appare impresa ardua.