BULLISMO su un CAMPO da CALCIO: la denuncia di una MAMMA
La vittima è un ragazzo di 13 anni con sindrome da down. Mangini: "Denunciamo sempre tutto, non lasciamo i ragazzi soli"
Una scena che però non è passata inosservata, anzi. Un altro compagno del ragazzino è intervenuto e ha difeso il suo amico, spezzando la scena e rimproverando i compagni. Beatrice, la madre, scrive su Facebook: “La risposta ai tre compagni di squadra str... che negli spogliatoi del calcio ti hanno fatto uno scherzo orribile…Anzi un vero e proprio atto di bullismo, è la tua faccia Amore mio! Alta, fiera e timida come sei tu, che chiami amici anche quei tre che amici non sono!”.
Sul suo profilo Facebook, la madre del tredicenne pubblica tre foto mentre suo figlio è alle prese con la rasatura di alcuni baffetti che marcano la sua crescita: “La tua faccia che cresce con te! Con i primi baffi che hai deciso di rasarti come i grandi, perché ora tu sei grande. Alla faccia di loro tre, che chissà se da ciò che hanno fatto potranno mai crescere... Glielo auguro. E lo auguro soprattutto alle loro famiglie! Noi dalla parte nostra, Amore mio, abbiamo la Forza della vita che ci ha già messo alla prova tante e tante volte. E tutte le volte Te e noi che siamo la Tua famiglia, abbiamo fatto un passo in più. Cambiamolo questo mondo... Tu hai tanti amici che, a differenza di quei tre, ti vogliono bene perché sei te...,.
.... E a tutti i miei amici genitori dico che per fortuna ci sono ancora ragazzini che non si piegano ai soprusi, che denunciano, che chiedono giustizia, che mettono a repentaglio la loro tranquillità, per un Amico! Grazie M. Hai dimostrato un coraggio, una correttezza, una forza che quei tre messi insieme non avranno mai!”.
Nell'articolo c'è anche un importante intervento del presidente della LND Toscana Paolo Mangini. "A questo ragazzo non posso che dire: è la tua grande passione giocare a calcio, continua a farlo perché hai tanti amici che ti aiuteranno a proseguire. Non pensare a chi è meno amico, pensa che in tanti sono pronti ad aiutarti".
Nell'articolo c'è anche un importante intervento del presidente della LND Toscana Paolo Mangini. "A questo ragazzo non posso che dire: è la tua grande passione giocare a calcio, continua a farlo perché hai tanti amici che ti aiuteranno a proseguire. Non pensare a chi è meno amico, pensa che in tanti sono pronti ad aiutarti".
Un tema che è di stringente attualità perchè proprio per giovedì 26 Ottobre è fissato un incontro con le società sportive ed alcune Associazioni del territorio con tutte le realtà calcistiche che operano coi diversamente abili presso la sede del CRT LND in via Gabriele d'Annunzio 138 - Firenze.
Aggiunge Mangini a Repubblica.it: "Il nostro intento è da sempre quello di integrare: tutte le attività di formazione che facciamo coi genitori, con gli allenatori e con i dirigenti hanno avuto una parte rilevante all'interno della quale davamo spazio a questo tema. A quello dell'integrazione. Poi dico: non creiamo mai una situazione dove non solo i diversamente abili si possano sentire in difficoltà. Esiste anche un'altra
forma di bullismo: anche verso ragazzi un po’ meno bravi a giocare che vengono fatti oggetti di qualche battuta, a volte anche pesante. Non aspettate mai a intervenire, fate attenzione ai primi segnali e pensate che lo spazio che viene vissuto negli spogliatoi è un momento dove ci vuole attenzione, non solo in campo ma anche negli spogliatoi dove spesso i ragazzi vengono lasciati soli".
forma di bullismo: anche verso ragazzi un po’ meno bravi a giocare che vengono fatti oggetti di qualche battuta, a volte anche pesante. Non aspettate mai a intervenire, fate attenzione ai primi segnali e pensate che lo spazio che viene vissuto negli spogliatoi è un momento dove ci vuole attenzione, non solo in campo ma anche negli spogliatoi dove spesso i ragazzi vengono lasciati soli".
fonte firenze.repubblica.it
Scritto da La Redazione il 25/10/2017