LUCCHESE, RUGLIONI si dimette dalla guida del SETTORE GIOVANILE
"Sapevano che ho un nuovo lavoro che mi occupa tanto tempo, ora invece questo non va più bene"
Solo due mesi e mezzo di lavoro. Si è chiusa oggi l'esperienza di Andrea Ruglioni alla guida del settore giovanile della Lucchese. Un ruolo questo che sembra davvero scottare, visto la continua alternanza di personaggi. Ruglioni era arrivato (LEGGI QUA), o meglio promosso, dopo l'addio di Massimo Indragoli lo scorso 8 Agosto. Lui, tornato nella Lucchese dopo sette anni dopo una lunga esperienza alla guida di diverse squadre del settore giovanile della Fiorentina, proprio all'inizio della stagione 2016-2017, chiamato da Indragoli per dargli il ruolo di responsabile tecnico della Scuola Calcio.
Ruglioni ha dato le dimissioni questo pomeriggio ufficialmente "per sopraggiunti problemi di lavoro" che in questi ultimi tempi lo hanno costretto a seguire da lontano l'attività del settore giovanile. Problematiche che aveva chiarito di avere anche al momento di accettare l'incarico.
Ad Agosto questa cosa fu accettata dalla società, ora però non va più bene e così anche Ruglioni se ne va. "E' proprio questo il punto - dice lui stesso a TOSCANAGOL - che non riesco a capire. Quando fui chiamato a sostituire Indragoli posi subito il mio problema di lavoro: l'ho cambiato da poco e mi costringe anche a spostamenti in altre città. Mi dissero che non era un problema e così accettai. Siamo partiti con entusiasmo, sistemando diverse cose. Con Massimo avevamo allestito buone squadre e i risultati stanno arrivando a testimonianza che in quest'ultimo anno e mezzo la Lucchese ha ripreso quota e considerazione nell'ambito giovanile a livello regionale e non solo. Personalmente, nonostante il lavoro, sono sempre rimasto in contatto con tutti i miei collaboratori e seguendo le squadre quando potevo e sempre il sabato e la domenica. Non mi sembra di aver trascurato niente dal punto di vista tecnico. Ora però le cose sono cambiate e la società ha chiesto le mie dimissioni".
Da capire ora chi lo sostituirà in un momento di assoluto caos in una Lucchese dilaniata e divisa tra i vari soci e schieramenti. Chi avrà il coraggio di prendersi la "patata bollente"? Quali garanzie potrà avere per poter lavorare serenamente? E chi gliele garantirà?