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SERIE D, GIORGIO TURBA dice ADDIO alla MASSESE dopo quindici anni

Il Presidente bianconero: "Ringrazio tutti ma il ciclo è finito e me ne vado"

MASSA. "Il ciclo è finito è arrivato il momento di lasciare". Giorgio Turba ha deciso: la sua esperienza alla guida della Massese si ferma qua. Una decisione sofferta, ha spiegato Turba, ma sulla quale non ci sarà alcun ripensamento. La decisione di "mollare" è stata comunicata ieri pomeriggio assieme al vice presidente, Claudio Della Maggesa e al dirigente Gianni Benedetti durante una conferenza stampa attesa da diverse settimane e che alla fine, ahinoi, ha confermato quanto già si poteva presumere.

Il balletto sul futuro societario proseguirà ora con altri connotati, in attesa che qualcuno raccolga quanto detto dal presidente in uscita. "Non vogliamo andarcene sbattendo la porta - ha proseguito Turba - restiamo in attesa che persone serie, non importa che siano del luogo o meno, l'importante è che siano serie, si facciano avanti e non ci sarà bisogno di trattativa. La Massese anche quest'anno chiude il bilancio in attivo nonostante le spese sostenute e a chi verrà con serietà siamo disposti a dare un contributo concreto come sponsor per iniziare. Devo dire che qualcuno si era presentato e avevamo iniziato a parlare ma l'acquisto era vincolato al ripescaggio in serie C. Purtroppo il ripescaggio non è automatico e per avere una risposta in merito occorrerebbe attendere fino a luglio inoltrato e nel frattempo versare trecentomila euro che comunque vada, resterebbero a fondo perduto. Queste condizioni, senza nessuna certezza, hanno fatto desistere chi era interessato che ha virato verso un'altra società".

Turba è categorico. "La Massese non verrà iscritta al campionato, mi spiace ma è così, speriamo che qualcuno, magari di Massa, sui faccia avanti e andiamo subito dal notaio perché consegnamo una società sana".

"Senza Turba alla presidenza non si può andare avanti - ha aggiunto Della Maggesa - per quello che ci riguarda saremmo disposti anche a proseguire con altre persone che siano serie, questa è la condizione che non si discute. Se si presentasse qualcuno poco affidabile, non daremmo nessun contributo, in questo momento qualche contatto c'è, vedremo. Ci vogliono soldi e competenze".

Una società che porta in dote anche l'accordo con il Genoa per il settore giovanile. "Questo rappresenta un valore aggiunto ma è una cosa staccata dalla mia decisione di lasciare - ha ribadito Turba - e voglio dire che questo accordo, sia chiaro, prevede come interlocutore del settore giovanile, Marco Rossi, una figura di spicco. Se questa condizione venisse a mancare, allora rivedrei le carte".

E ancora: "La Massese per me è stata una passione e non uno strumento per avere altro - ha detto ancora l'imprenditore del settore lapideo - sono quindici anni ormai, però ad un certo punto nella vita bisogna fare delle scelte. Ringrazio la città di Massa, le autorità e gli sportivi per avermi consentito di ricoprire questo ruolo, ora ci vuole solo buona volontà per dare un seguito a quanto fatto da noi. Criticare dall'esterno è troppo facile. Questo mi impone di dire che anche i ragazzi che avrebbero meritato di essere confermati sono liberi di cercarsi un'altra squadra".

Alessandro Tabarrani

Fonte: iltirreno.gelocal.it

 
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  Scritto da La Redazione il 16/06/2017
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