"Altre SQUADRE hanno più PRESSIONE di NOI per la VITTORIA FINALE"
Juniores Lucca, l'allenatore della Folgor Marlia Matteo Del Guerra parla dopo dodici vittorie consecutive
Tre squadre in un punto ed un rush finale che promette spettacolo e colpi di scena. Il Migliarino Vecchiano è l'attuale capolista del campionato Juniores Lucca con 48 punti dopo ventidue gare, uno in più di Folgor Marlia e San Filippo, appaiate in seconda posizione.
I biancocelesti allenati dall'ex tecnico del Porcari Matteo Del Guerra sono sicuramente la squadra più in forma del torneo, essendo reduci da dodici vittorie consecutive e puntano dritti alla conquista del titolo.
Proprio il trainer ci svela cosa c'è alla base di questo incredibile filotto di successi. "Ho a disposizione un gruppo di ragazzi fantastici che da agosto si allena con impegno, con assiduità, con sacrificio e che ha nella cultura del lavoro e nell'umiltà le sue virtù migliori. Poi la fortuna, i risultati, certamente sono componenti che ti aiutano a fare bene e a creare entusiasmo nell'arco di una stagione. Penso che un mix equilibrato di tutti questi elementi possa essere la chiave di lettura".
Quali erano le aspettative iniziali? "Sapevamo di aver allestito una buona squadra, sperando che potesse essere all'altezza delle altre avversarie, competitiva, con l'intento di fare un buon campionato e cercare di valorizzare quanto più possibile i giovani, in ottica prima squadra. Credo possa essere sin qui un bilancio positivo".
Dopo un avvio con qualche intoppo, la Folgor Marlia ha "spiccato il volo". "Sin da inizio stagione abbiamo lavorato per provare ad avere un'identità di gioco ben precisa, a credere in un'idea, in una proposta di gioco che potesse essere produttiva. Sono stati bravi i ragazzi a crederci sempre e devo ringraziare la società per aver avuto la lungimiranza e la pazienza di saper aspettare i ragazzi".
Dopo trentasei punti portati a casa nelle ultime dodici gare, vi sentite i favoriti? "Onestamente sono uno che guarda poco le classifiche, mi preoccupo di più per l'avversario che andremo ad affrontare il sabato e cerco di concentrarmi settimana per settimana su questo, sulla partita successiva, che è la cosa più importante. Di riflesso ho sempre cercato di trasmettere questa mia mentalità ai ragazzi, provando a preparare bene una partita alla volta, facendo capire loro che ogni settimana è diversa dall'altra, che ogni avversario ha le sue caratteristiche e che bisogna allenarsi bene per migliorare perché ogni sabato, ognuno di loro potrebbe essere titolare. Loro sono stati intelligenti e bravi a farla propria e per noi la mentalità deve restare quella fino alla fine dell'anno. Le classifiche, i calendari e le tabelle di marcia contano poco se poi il sabato vai in campo e non fai il tuo dovere. Sicuramente ci sono squadre che hanno più pressione addosso per la vittoria finale rispetto a noi".
Nel prossimo turno Del Guerra brinderà alle cento panchine tra Allievi e Juniores e sfiderà la Pieve San Paolo che lo ha visto per anni grande protagonista da calciatore. "In gialloblu ho iniziato a muovere i primi passi, facevo il secondo a Tognazzini con i classe 1996. Poi lì sono rimasto sei anni, dividendomi tra il compito da allenatore del settore giovanile e quello di giocatore, arrivando a vincere proprio con Barsocchi e Martinelli un campionato di Seconda Categoria. Sarà un piacere tornare, oltretutto di fronte avrò mister Gonfiotti, che avevo avuto proprio alla Pieve San Paolo ai tempi della Juniores. Considerati i miei trentuno anni appena compiuti, toccare quota cento panchine la ritengo una piccola soddisfazione personale".
Come vede la lotta per la vittoria finale? "Ci sono ancora sei partite e diciotto punti in palio disponibili, sono tanti. Onestamente non so chi potrebbe spuntarla, sicuramente ne beneficerà lo spettacolo".
Come giudica sin qui l'esperienza in biancoceleste? "A Marlia ho ritrovato il Direttore Sportivo Piero Martinelli e l'allenatore della prima squadra Luca Barsocchi, con i quali avevo già avuto esperienza da giocatore alla Pieve San Paolo. Devo dire che non ci sono stati problemi di adattamento, anzi, da subito c'è stata sintonia e collaborazione per quanto concerne il rapporto Juniores-Prima Categoria. La società ha una proprietà giovane, ma allo stesso tempo ha un progetto serio alle spalle, serietà, idee e potenziale umano per emergere e far bene. Ai ragazzi la società è sempre stata vicina, cercando di non far mancare loro nulla, dando serenità all'ambiente e cercando di far star bene i ragazzi. E questo è importante per una squadra. Da un punto di vista tecnico invece, credo sia prematuro ancora fare bilanci a questo punto della stagione. Ci sono ancora due mesi da giocare, per cui ci sarà tempo per fare valutazioni più oggettive e più complessive".