MUORE dirigente e la SQUADRA salta il match per andare al FUNERALE
TERZA LUCCA GIR. B, una grave forma di diabete stronca il quarantenne Rocchiccioli: "Volevamo onorare Simone, anche a costo di perdere a tavolino"
Deceduto all'età di soli quaranta anni per una grave forma di diabete giovedì scorso, chissà se Simone Rocchiccioli avrebbe mai pensato di essere diventato oggetto di dibattito nel mondo del pallone sul contrasto tra regole e buon senso che spesso caratterizzano il mondo del pallone dei dilettanti, dove regola e divertimento, dove comunicati ufficiali e burocrazie spesso rischiano di contrastare con l’essenza del pallone dei dilettanti dove società e squadre si formano per gruppi di amici, legami affettivi di compagni che si ritrovano insieme per divertimento e poco più. Il tutto viene ancora più accentuato in terza categoria, dove si lotta solo per le prime cinque posizioni e non ci sono retrocessioni.
La notizia è la scomparsa di Simone Rocchiccioli, ex difensore di varie squadre del pallone lucchese quali Atletico Marginone, Massa Macinaia, Lucca Calcio, San Colombano e San Lorenzo. Una forte forma di diabete lo aveva da tempo costretto a limitare la sua attività fisica (non guidava l’auto) e i suoi impegni di dirigente al San Lorenzo. In questa stagione 2016 – 2017, non era tesserato ma la sua presenza con il gruppo del San Lorenzo era comunque sentita. Il nocciolo della questione (e qui entriamo nel campo sportivo, pur senza rinunciare a rinnovare le condoglianze ai familiari ed in particolare ai fratelli Daniele e Walter, anche loro a vario titolo nel mondo del pallone lucchese) sta nell’orario dei funerali, svolti per l’ultimo saluto cristiano a Simone: ore 15 chiesa di Pontetetto, in contemporanea con il match che il S. Lorenzo (ma non solo) aveva in programma in casa del Castelvecchio.
RINVIO? Giunta notizia di orario e data del funerale, subito il S. Lorenzo ha tentato in tutti i modi di spostare il match. Così Giuseppe Guidi, dirigente e doyen dei dirigenti verde rossi: “Abbiamo contattato il Castelvecchio. A noi andava bene giocare qualsiasi giorno della prossima settimana, ma il presidente Marcheschi ci ha comunicato che non avrebbe avuto in settimana diversi giocatori, soprattutto il suo unico portiere nella rosa. Lo stesso Marcheschi ci aveva proposto di spostare il match sabato alle 16,30, ma l’orario era troppo a ridosso dei funerali a Pontetetto. Logisticamente sarebbe stato difficile essere pronti alle 16,30 e non ce la sentivamo di giocare a pochi minuti dalle esequie. Nessuna polemica da parte mia. A calciatori e dirigenti del S. Lorenzo interessava il funerale. Pazienza se la FIGC ci ha comunicato l’impossibilità nel non poter spostare il match senza accordi con gli avversari e pazienza se poi non c’è stata la possibilità di trovare accordi con lo stesso Castelvecchio. Pronti e consapevoli di perdere il match a tavolino e di avere penalità in classifica. Per noi Simone era molto, giusto per noi essere al funerale per l’ultimo saluto”.
LA POSIZIONE DEL CASTELVECCHIO. Per la società compitese, che otterrà con ogni probabilità la vittoria a tavolino, parla il presidente Filippo Marcheschi: “Esprimo condoglianze al S. Lorenzo per la perdita di Simone. La società aveva proposto ai calciatori altre date, ma per motivi di lavoro e personali, difficilmente avremmo raggiunto il numero sufficiente. Avremmo giocato senza portiere e diversi calciatori. Anche la domenica sarebbe stata ardua impresa avere calciatori a disposizione. L’ultima nostra proposta al S. Lorenzo era stata quella di spostare il match alle 16,30 grazie al campo illuminato, ma non ci è stato dato l’ok. Ho fatto il possibile, spiegando l’impossibilità di avere i calciatori e il portiere anche con una mail al S. Lorenzo e alla delegazione di Lucca della FIGC. Anche noi del Castelvecchio abbiamo avuto simili esperienze negli anni della prima categoria, quando in campo morì per infarto il nostro storico assistente dell’arbitro".
IL MASSA MACINAIA. Simone Rocchiccioli era un calciatore conosciutissimo (la chiesa di Pontetetto era gremita, la folla arrivava fino al piazzale esterno) non solo al S. Lorenzo. Al funerale c’erano rappresentante di altri club e tanti calciatori e dirigenti del Massa Macinaia, dove Simone vinse un campionato di terza ottenendo una promozione in seconda categoria (un altro successo proprio al S. Lorenzo). In tema di rinvii e accordi con gli avversari, il direttore sportivo del Massa Macinaia Claudio Bacci è stato più fortunato: “Saputa la data e l’ora del funerale di Simone, ho subito contattato la società dello Sporting Viareggio per chiedere il rinvio e spiegarne i motivi. E’ bastata una telefonata per avere l’ok e trovare in lunedì la data utile (20,30). Siamo grati allo Sporting: pur non trattandosi di un nostro tesserato e pur in tempi ristretti, hanno accettato di giocare in notturna in casa loro”.
Nei social e nei successi dibattiti tra addetti , tutti esprimono rammarico per la prematura scomparsa di Rocchiccioli, c’è chi si limita ad applaudire il S. Lorenzo, chi chiede più interventismo alla FIGC, chi invoca regolarità nel campionato (in chiave play offs) e chi auspicava maggiore apertura degli avversari. Ogni addetto ai lavori può aver le proprie ragioni, giusto plaudere calciatori e staff del S. Lorenzo e la società dello Sporting Viareggio, che nel miglior modo hanno onorato Simone che non c’è più.
STA PARTITA NON SA D'ARBITRA'. Strana statistica quella del direttore di gara designato per la sfida tra Castelvecchio di Compito e San Lorenzo. Marco Volpi della sezione AIA di Pontedera, due volte su due che si è presentato al campo dei compitesi non è di fatto sceso in campo ma ha solo dovuto constatare la mancata presenza della squadra ospite. Era già successo nella passata stagione, quando a non presentarsi a Castelvecchio fu, per diversi motivi (societari) l'Esperia Viareggio.
NELLA FOTO IL COMPIANTO SIMONE ROCCHICCIOLI