"Un punto d'oro per le zebre e un regalo a distanza al Gavorrano"
Giovanni Lorenzini analizza il derby Viareggio-Massese e critica la Lega per la poca attenzione nel formulare il campionato
CUORE DI ZEBRA
(Riflessioni e divagazioni sulle vicende calcistiche bianconere)
UNA PARTITA di calcio, per di più un derby, senza o con poco pubblico, è come una casa senza mobili: può essere bella ma rimane gelida non coinvolge più di tanto anche se i giocatori non si risparmiano. E così è stato anche per il confronto fra Viareggio e Massese. Lasciatecelo dire: i divieti stanno uccidendo il calcio minore. Così come la poca attenzione da parte delle Leghe: sarebbe stato sufficiente accogliere il suggerimento della società bianconera presentato a inizio campionato - non condensare nel periodo di Carnevale le partite più sentite - per evitare lo scenario di uno stadio dei Pini più spettrale del solito.
Fino all'espulsione di Aliboni, i bianconeri hanno retto il confronto alla pari con personalità e intraprendenza, con qualche ingenuità ma con slancio e voglia di provarci. Nel finale, invece, lo stellone non ha voltato le spalle alle zebrette in almeno due-tre occasioni. Un punto d'oro e un regalo a distanza al Gavorrano del 'Condor' Vitaliano Bonuccelli che in caso di vittoria della Massese si sarebbe trovato con il fiato sul collo gli apuani: i metalliferi maremmani sono stati infatti sconfitti ad Arma di Taggia e in punti di vantaggio sono scesi da quattro a tre.
LA CLASSIFICA del Viareggio è quella che è. Pericolosa ma al tempo stesso non disperata: tenersi alla larga dalle ultime due posizioni è il primo obiettivo dei ragazzi di Giuli. Avvicinare la salvezza diretta - quindi mettersi alle spalle sei formazioni - è oggettivamente un compito non facile ma il cambio di marcia caratteriale dimostrato nelle ultime giornate induce ad un giustificato ottimismo che deve però fare sempre i conti con il realismo della classifica. La storia recente del calcio viareggino ci ricorda la clamorosa salvezza - passando dai playout - nella stagione 2011-12 in Lega Pro Prima divisione: alla sesta giornata del girone di ritorno i bianconeri erano alla canna del gas. A fine maggio - con Simone Zaza braccio armato del profeta Stefano Cuoghi, ma con un gruppo compatto - i bianconeri erano a festeggiare in mezzo al campo dopo il pirotecnico e indimenticabile 4-1 (una delle partite più belle della storia quasi centenaria calcio bianconero) al Monza.
Giovanni Lorenzini