SERIE D GIRONE E, al GHIVIBORGO non bastano i nuovi ACQUISTI
La squadra di Amoroso non demerita, ma con un gol per tempo passa l'Argentina
Ghivizzano Borgoamozzano – Argentina 0-2
GHIVIZZANO BORGOAMOZZANO: Giusti, Calistri (33’st Samba), Angeli, GAmbadori, Mei, Bertolucci (32’st Di Fiore), Kouadio, Russo, Paccagnini, Catanese, Giordani (27’st Mascolo). A disp. Leon, Bozzi, Lelli, Guastapaglia, Torcigliani, Abdu. All. Christian Amoroso.
ARGENTINA: Manis, Garattoni, Bregliano, Colantonio, Tos, Castaldo, Diallo, Acampora (43’st Piras), Lo Bosco, Compagno (46’st Celotto), Leggio. A disp. Verderame, Addiego, Fiorillo, Moro. All. Nicola Ascoli.
ARBITRO: Pierpaolo Loffredo di Torino (Michele Zanatta di Treviso e Omar Schiavon di Castelfranco Veneto).
RETI: 2’ pt Compagno (A), 42’ st Lo Bosco (A)
NOTE: espulso dalla panchina Christian Amoroso per cnr; ammoniti Mei, Russo, Angeli, Giusti, Leggio, Acampora.
“Meritavamo almeno un punto”. Il concetto espresso dalla maggior parte dei presenti in tribuna a sostenere il Ghivizzano Borgoamozzano è proprio questo: i liguri dell’Argentina non hanno rubato niente ma la squadra di Amoroso meritava almeno un pareggio.
Quasi tutti i nuovi acquisti sono tutti in campo: Giordani è compagno d’attacco di Paccagnini, Catenese è il braccio del centrocampo a tre mentre che ha in Gambadori il riferimento centrale. La difesa è a cinque con il ritorno di Calistri che prende il posto di Barretta, assente per squalifica.
La numerosa difesa si dimostra però distratta al primo assalto della squadra di Nicola Ascoli: al 2’’, quando sul corner di Acampora lascia solo Compagno, arriva il vantaggio ospite. Bravo Compagno nel riprendere una respinta a terra di Giusti ribadita a rete dall’area piccola ma grosse colpe alla retroguardia del GhiviBorgo, costretto a giocare praticamente l’intera sfida con l’handicap di raddrizzre il match. Il GhiviBorgo c’è: al 15’ da destra Calistri pesca Russo, autore della serie di dribbling conclusi con il tiro a lato; al 20’ si vede il nuovo acquisto Catanese con una serpentina centrale e l’assist per il sinistro di Giordani di poco alto. Lo stesso Giordani, schierato per l’occasione in attacco al fianco di Paccagnini, su punizione sfiora il palo. Il primo tempo si chiude con una serpentina centrale di Lo Bosco: tutto bello nello spunto personale del capitano ligure tranne il tiro. Lo Bosco e Compagno, i due attaccanti dell’Argentina attiva solo di rimessa, meritano un plauso: per l’intera gara lottano su ogni pallone, si muovono con sincronia e sono sempre sul “chi va là” per tentare di far male dalle parti di Giusti.
Nella ripresa i locali recriminano per diverse scelte del direttore di gara. Amoroso accenna una protesta ma viene espulso prima di commetterla (5’). Le proteste si susseguono e raggiungono il culmine al 12’, quando Giusti viene giudicato colpevole di un fallo ai danni di Lo Bosco. Nell’uscita bassa il portiere non tocca l’attaccante ospite lanciato a rete che, mentre si morde le mani e “ce l’ha” solo con sé stesso per l’occasione sfumata, vede concedersi un rigore. Grosse proteste in campo, con i locali che attorniano Loffredo di Torino. Tutto finisce quando Lo Bosco calcia debolmente favorendo la parata di Giusti.
L’episodio incoraggia il GhiviBorgo: al 21’ il cross di Kouadio crea scompiglio davanti a Manis, poco dopo Paccagnini fermato ai limiti del giallo al limite dell’area. Amoroso cambia tattica (dal 3-5-2- al 4-3-3 con Di Fiore e Mascolo esterni d’attacco) ma il gol è ancora dell’Argentina: ci pensa Lo Bosco, che si riscatta dal rigore fallito cogliendo il cross e l’assist di Garattoni lasciato solo a destra. Al 90’ non sanzionato un rigore ai danni di Paccagnini ma i locali, ormai delusi per il ko, non hanno la forza nemmeno di protestare. “Abbiamo perso soltanto 2-0 con l’Argentina”, commenta sorridendo qualcuno del pubblico. Qualcuno sorride, spera di ritrovare il sorriso anche Amoroso.
NELLA FOTO CATANESE, CENTROCAMPISTA DEL GHIVIBORGO