La verità di PAOLO BIANCHI: "Sono stato costretto a dimettermi"
PROMOZIONE GIRONE A, l'allenatore dello Staffoli spiega cosa è successo: "Alcuni giocatori remavano contro, la società doveva scegliere"
Ma è stato un esonero (CLICCA QUA) oppure delle dimissioni? O una "via di mezzo"? Perchè all'indomani dell'addio di Paolo Bianchi dalla panchina dello Staffoli (Promozione girone A) circolano molte voci. TOSCANAGOL così è andata a cercare il diretto interessato per capire realmente come stanno le cose.
E inizialmente lo stesso Bianchi rimane un po' perplesso. "Non mi sono dimesso e posso dire che sono rimasto dispiaciuto di lasciare in questo momento, oltretutto quando pensavo di aver trovato un certo assestamento con una squadra che si sapeva che era destinata ad un campionato di sofferenza. Domenica abbiamo pareggiato e fatto bene contro un Maliseti Tobbianese che è un'ottima compagine."
La verità allora dove sta? "Forse nel mezzo, perchè se è vero che avevo la squadra dalla mia parte, c'erano due-tre giocatori, i nomi non li faccio, tanto si sa chi sono, che mi remavano contro. E dire che li ho sempre fatti giocare... A causa di questi "personaggi" non potevamo più andare avanti ed è chiaro che in questi casi la società sceglie di cambiare allenatore."
Bianchi poi vuole precisare che "non è vero che non ho fatto gruppo. Con i restanti 22 che avevo in rosa problemi non c'erano, si allenavano con grande serietà e mi seguivano. Sono ragazzi seri. Questa è una squadra giovane che ha bisogno di qualche rinforzo per potersi salvare. L'augurio sincero che faccio allo Staffoli è di riuscire a centrare questo obiettivo."