MAURO MUGNAI saluta GABRIELE D'UVA con una commovente LETTERA
"Te ne sei andato segnando il gol più bello del mondo, quello dell'amore, dell'amicizia e della fede"
Gabriele D’Uva, ragazzo classe 2000 dell’Aquila Montevarchi spentosi nei giorni scorsi dopo una lunga malattia, ha lasciato un segno indelebile nelle persone che lo hanno potuto conoscere ed apprezzare. Una di queste è sicuramente Mauro Mugnai, che con Gabriele ha condiviso alcuni momenti ai tempi della Sangiovannese.
Ecco il pensiero di Mugnai postato sul proprio profilo Facebook. “Ok, anche stavolta ti sei portato via un angelo. Lo hai fatto con crudeltà immonda, togliendo alla vita un fiore appena sbocciato. Ma non andare fiero di te, non pensare di aver vinto, non è così. Perché quello che ho visto ieri (martedì 18 ottobre, giorno in cui si sono tenute le esequie, ndr) è la prova che l'amore, l'amicizia e l'affetto non hanno rivali . Quel piccolo corpo ormai inerme ha mandato a tutti noi un grande messaggio, una grande certezza. L'amore e la fede ti lasceranno solo l'illusione di aver vinto, non avrai mai ragione della vita, e quel piccolo angelo ieri ce lo ha dimostrato. Stringendo intorno a sé tantissimi amici, compagni, conoscenti e tanti altri. Grazie Gabriele, te ne sei andato segnando il gol più bello del mondo, quello dell'amore, dell'amicizia e della fede. Adesso corri e segna ancora, noi tiferemo per te”.
Mugnai parla di D'Uva ai microfoni di TOSCANAGOL. "Gabriele era cresciuto nelle giovanili della Sangiovannese dove aveva giocato fino alla categoria Esordienti A, nella stagione 2012/2013, annata in cui io tornavo alla Sangiovannese, alla Marzocco per esattezza. Il suo istruttore allora era Daniele Donati, grande uomo di calcio e persona che stimo moltissimo. Gabriele era un ragazzino molto interessante e vista la situazione non troppo stabile del sodalizio azzurro decise di accettare i corteggiamenti calcistici del Montevarchi dove per altro ha disputato campionati importanti nei Giovanissimi e negli Allievi Regionali. Poi un anno e mezzo fa, proprio in occasione di una partita ufficiale, il malore e da lì l'inizio di una lunga battaglia. Personalmente conoscevo poco Gabriele, così come i suoi genitori, che comunque anche ieri ho capito essere grandissime persone al quale ho voluto portare personalmente il mio cordoglio. Di fronte a quel mare di persone non si può che pensare all'amore e alla grande amicizia che Gabriele aveva dato al mondo intero".