Andrea Aperuta, esterno di attacca o mezza punta classe 1989, è alla ricerca di una nuova sistemazione, così ha deciso di scrivere a TOSCANAGOL per chiedere spazio nella rubrica CERCO SQUADRA.

Cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli, Aperuta ha debuttato tra i “grandi” nella stagione 2009/2010, iniziata con il Poggibonsi (4 presenze) e terminata alla Sangiovannese, in entrambi i casi in Serie C2. L’annata successiva l’attaccante rimane nella solita categoria e la inizia al Poggibonsi, ma dopo dieci presenze a gennaio passa al Gavorrano, dove fa registrare otto gettoni ed una rete. Nell’ottobre 2011 si accasa allo Scandicci in Serie D, ma dopo appena due mesi, conditi da dieci presenze, approda alla Sestese, dove totalizza dieci apparizioni e due reti. L’estate seguente trova l’accordo con la Fortis Juventus, dove mette a segno otto centri in trentadue presenze. Nel 2013/2014 difende la maglia del Fiesole Caldine (quattordici presenze e cinque goals), ma a gennaio scende di categoria ed approda in Eccellenza al PesciaUzzanese, dove mette a segno sette reti in dodici presenze. Inizia il 2014/2015 nuovamente in Serie D, al San Donato Tavarnelle, ma dopo sei presenze, passa a dicembre alla Bucinese in Eccellenza (diciotto presenze e sette reti). Nell’ultimo anno, infine, ha difeso i colori del Grassina, chiudendo con otto reti in trenta presenze.

Aperuta si “racconta” a TOSCANAGOL. “Sono di Firenze, 178 cm per 70 kg, sono un giocatore veloce, bravo nell'uno contro uno, posso giocare sia esterno alto a sinistra che a destra oppure mezza punta dietro ad una prima punta di peso”.

L’attaccante è reduce da una mancata esperienza a Malta. “Dovevo partire con un club dove mi ero messo d'accordo in tutto. Qualche giorno prima di partire, però, al club hanno fatto una multa pesante. Quindi, non potendo più coprire l'ingaggio promesso, il procuratore ha virato su un altro club, dove cercavano, però, un giocatore diverso dalle mie caratteristiche. Sono partito il 9 luglio e sono tornato a casa il 28, non avevamo trovato accordo economico con un altro club sempre di Premier, stipendo troppo basso, ed ho deciso di tornare a casa. La massima serie maltese è un livello alto, al contrario di come tanti dicono, un calcio molto più veloce e fisico rispetto con poche pause e meno tattica. Peccato perché sarebbe stata una bella esperienza”.

Adesso cosa cerchi? “Mi piacerebbe rimanere minimo in Eccellenza, ma sono aperto a qualsiasi tipo di proposta, anche proveniente da fuori regione”.