BEPPE MADRIGALI è in coma farmacologico: oggi proveranno a svegliarlo
E' stato l'allenatore Antonio Monti a trovarlo privo senza sensi e ad avvertire il 118: ecco il suo drammatico racconto
Lotta ancora tra la vita e la morte Beppe Madrigali, l'anima dell'Atletico Gragnano, società del Comune di Capannori in provincia di Lucca. Beppe è in coma farmacologico in una stanza dell'Ospedale di Careggi a Firenze dove era stato portato d'urgenza nella notte tra lunedì e martedi ed operato al cervello per un aneurisma.
Oggi si proverà svegliarlo per capire appieno le sue condizioni e quali danni avrà avuto il cervello. Davvero una brutta situazione che sta rattristando i tantissimi amici che in questi anni di calcio Madrigali aveva saputo conquistare con la sua semplicità e simpatia.
Davvero significativo il racconto che Antonio Monti fa a TOSCANAGOL, visto che è stato lui a far scattare i soccorsi. "Come molti sanno, Beppe dopo un anno senza calcio, voleva ripartire con l'Atletico Gragnano in Terza categoria e insieme ad alcuni amici mi aveva coinvolto come allenatore. Lunedì avevamo un appuntamento alle 19 per andare a parlare con un futuro calciatore e non vedendolo arrivare ho iniziato a chiamarlo al telefono. Non rispondeva e la cosa non mi era piaciuta, visto che lui è uno sempre preciso. Non capivo cosa potesse essere successo, sono tornato a casa e alle 20 ho chiamato il numero di casa, mi ha risposto la madre che è molto anziana e che mi ha detto che Beppe era sul letto dal pomeriggio, che dormiva e non si era mai alzato. La cosa mi ha allarmato. Ho deciso così di andare a cercarlo a casa: sapevo che stava a Veneri, ma non avevo nè indirizzo nè niente. L'ho trovato su internet."
Monti arriva a casa di Madrigali alle ore 20,45. "Sua madre non si era accorta di niente. Sono salito sopra e ho trovato Beppe agonizzante, in preda alle convulsioni. Per me è stata una scena agghiacciante. Ho subito chiamato il 118, sono arrivati dopo pochissimo e c'è stato il problema di portarlo via. Beppe è un'omone, la casa è vecchia e non c'era verso di uscire con la barella. E' passata un'ora e mezzo e ci sono riusciti i pompieri che nel frattempo erano stati chiamati. A Beppe sono stati prestati i soccorsi, ma è rimasto troppo ore a letto senza conoscenza e si sa che in questi casi il tempo è fondamentale."
Ora anche Antonio spera che Beppe ce la faccia. "La situazione è seria, sono in contatto con le sorelle di Beppe. Preghiamo per lui."