I RAGAZZI lo aspettano al campo, ma l'ALLENATORE muore per un infarto
Ad un anno dalla scomparsa di Simone Panichi, il MontecatiniMurialdo piange Marco Ferretti (Pulcini 2008)
MONTECATINI. Un’ improvvisa fitta al petto. Appena il tempo di chiedere aiuto e poi di accasciarsi. Quindi i febbrili soccorsi, la corsa all' ospedale di Pistoia e gli inutili tentativi di far battere nuovamente il suo grande cuore. Ma non c'è stato niente da fare.
Marco Ferretti, a soli 46 anni, se n’è andato così, lasciando tutti sgomenti a cominciare dai suoi piccoli allievi, i Pulcini 2008 del MontecatiniMurialdo, già pronti per scendere in campo in quella che avrebbe dovuto essere una bella domenica mattina di divertimento. Invece il loro mister non è mai arrivato al campo. E pensare che il pomeriggio precedente era regolarmente in panchina a seguire una altra partita dei bambini
Spiegare chi era Marco è facile per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Molto più complicato è far capire la passione che animava questo ragazzo sempre gioviale, sempre disponibile e garbato, nato per stare nel mondo di calcio e per insegnare ai bambini. Mai una parola fuori posto. Anzi, era famoso per smussare la minima polemica. Non era un semplice istruttore, pur assai preparato sia a livello tecnico che dirigenziale. La sua era una passione contagiosa e Marco era eccezionale nel saperla trasmettere ai ragazzi.
Il feeling coi colori del Montecatinimurialdo nasce quasi 20 anni fa quando l'allora presidente della prima squadra, e suo grande amico Moreno Zinanni, lo inserisce nello staff tecnico. Assieme a mister Bartolini ed al vice Frediani riporta il Montecatinimurialdo in seconda categoria, vincendo pure la coppa Toscana. Resta quindi nel sodalizio rossoblù allenando i portieri della prima squadra, però ben presto si accorge che la strada da intraprendere è quella della Scuola Calcio. Questa era la decima stagione da istruttore nel club montecatinese.
Dipendente della Verinlegno, Marco lascia i genitori la sorella e la moglie Valeria. Martedì 15 marzo la salma lascerà la cappella del Commiato per la celebrazione funebre prevista, e non poteva essere altrimenti, alle 15,30 nella Chiesa del Corpus Domini, in pratica attaccata al campo di calcio dove il compianto tecnico dirigeva gli allenamenti. Una tragedia che colpisce, oltre alla inconsolabile famiglia, una società già duramente provata dalla perdita di Simone Panichi, altro personaggio eccezionale, appena un anno fa. Mentre lo sport e Montecatini perdono un ragazzo davvero speciale.
Fonte: iltirreno.gelocal.it