COLPO DI TESTA nella Scuola Calcio: ecco come si fa in Toscana
Indagine di TOSCANAGOL tra le società per capire quanto è sentita questa problematica
Negli Stati Uniti vietano il colpo di testa nelle Scuole Calcio fino all'età di dieci anni per salvaguardare la salute dei bambini. E in Italia invece come ci comportiamo? C'è attenzione su questa problematica? Come si comportano le nostre società? E in Toscana in particolare? Abbiamo così voluto fare una piccola indagine nella nostra regionale per capire le opinioni su questo tema e, soprattutto, se e come viene allenato questo fondamentale del gioco del calcio.
LUIGI RUSSO (CAPOSTRADA)
“Da una parte posso dare anche dare ragione agli statunitensi, perché sicuramente se hanno fatto degli studi, è così. Dico però che se si hanno dei bravi istruttori nella Scuola Calcio queste esercitazioni vengono fatte con palloni di gomma leggeri e il fatto di vietare il colpo di testa è sicuramente eccessivo. In partita il problema non sussiste, perché in queste categorie ci saranno al massimo uno o due colpi testa complessivi. Per questo sono contrario a vietarlo.”
ALESSIO BANDINELLI (SCANDICCI)
“ll colpo di testa lo puoi fare tranquillamente basta usare i palloni giusti. Noi a Scandicci per i 2007, 2008, 2009 e 2010, usiamo palloni di gomma e i piccoli di spugna. Io penso dunque che il colpo di testa è un fondamentale tecnico che puoi allenare, ma per ogni annata ci vuole esercitazione e pallone adatto.”
MASSIMO DESSI’ (MONTECATINIMURIALDO)
“E’ una decisione molto discutibile, basti solo pensare che un bimbo inizia a giocare a cinque anni e quando arriva a fare gli Esordienti ha già sei anni di calcio_ Io nella mia piccola carriera ho giocato 11 anni, loro arrivano a fare la juniores e hanno già 10 anni di calcio. Detto questo ritengo che bisogna andarci cauti sul colpo di testa, serve usare mezzi e contenuti adeguati e non sempre in Italia questo avviene. il vietarlo però lo ritengo esagerato.”
MAURIZIO PINI (AUDACE GALLUZZO)
“Sono favorevole alla limitazione fino ai dieci anni anche in Italia. Ci sono tante regole diverse per i più piccoli sotto l’aspetto tecnico ed una quindi che può aiutare a limitare gli infortuni è senz’altro da prendere in considerazione, magari valutandone attentamente le modalità. Penso che il colpo di testa in certi frangenti possa essere pericoloso, ma una limitazione totale anche quando il bimbo è solo con avversario a cinque metri e magari può sfiorare la palla di testa mi sembra troppo. Direi che serve una regola, di sedersi al tavolo e discuterne anche con chi ha specifica competenza.”
VITTORIO LEPORATTI (OLIMPIA QUARRATA)
“Questa decisione che arriva dagli USA per evitare i traumi cranici nel calcio, eliminando i colpi di testa, non mi convince. Credo che comunque sia opportuno, almeno fino agli 8/9 anni, allenare questo aspetto tecnico con palloni in gomma piuma o gomma doppio strato, evitando palloni di cuoio. Nella categoria Piccoli Amici e Pulcini primo anno a mio avviso è importante fare attenzione a questo aspetto, ma reputo esagerato eliminare il colpo di testa.”
MASSIMILIANO FULIGNATI (SANGIMIGNANOSPORT)
“Personalmente sono anni che non faccio fare il colpo di testa. Io ho operato sempre nelle Scuole Calcio fino agli Esordienti. In una sorta di stage a Empoli, anni fa, ci dissero appunto di queste problematiche. ed io, nel dubbio, l'ho preso alla lettera. Vedo riscaldamenti nei Pulcini dove lo fanno fare: andrebbero arrestati!!! Negli esordienti secondo anno iniziare col pallone di gomma. Che senso ha poi farlo nei pulcini quando ancora devono imparare a valutare le traiettorie?”
DANIELE ZINI (OLTRERA)
“Credo che anche noi dovremmo fare un attenta riflessione se dopo l Olanda anche gli USA hanno vietato il colpo di testa per l’attività giovanile. Secondo molti neurologi i ragazzi fra i 10 e i 12 anni sono i più vulnerabili agli effetti delle commozioni cerebrali perché sia la materia grigia che i muscoli del collo non sono ancora ben sviluppati. Se queste teorie avessero validità scientifica, credo che il problema sia da porre anche per noi, perché prima di fare i calciatori e far divertire i bambini.. Come dirigenti abbiamo l'obbligo morale di garantire la sicurezza prima di tutto. All' inizio quando si legge una notizia cosi, c'è del pregiudizio, dello stupore ma le cose vanno sempre viste da più angolazioni e se veramente questa fosse una regola che limiterà i traumi in ambito di settore giovanile almeno fino al 13°anno credo che tutti noi dovremmo sedersi ad un tavolo con la federazione e fare qualcosa per migliorare e garantire la sicurezza del gioco e la salute dei ragazzi.”
LUCIANO LARI (VIRTUS GAMBASSI)
“Io non sono mai stato tanto a favore dei colpi di testa almeno fino agli Esordienti ma credo che se la Federazione non li proibisce con un documento l'ignoranza dei cosiddetti educatori che vediamo, sarà molto difficile toglierlo. E’ un concetto che noi portiamo avanti, ma devo dire che non è facile farlo capire, soprattutto bisognerebbe educare prima i genitori e poi i ragazzi. Noi comunque usiamo palloni più leggeri, anche di gomma, soprattutto quelli del 3 per i più piccoli.”
ROBERTO SAGLIMBENI (SCINTILLA PISA EST)
“Nella Scuola Calcio di cui sono responsabile (Scintilla Pisa Est) consideriamo il gesto tecnico del colpo di testa a partire dagli Esordienti B (11-12 anni) e soltanto in maniera marginale, cioè attraverso l'uso di palloni di misure e pesi leggeri rispetto a quelli usati in partita. Il colpo di testa è solo uno dei tanti modi con cui intercettare una traiettoria non rasoterra e non vogliamo che i nostri ragazzi abbiano timore di calcolare una traiettoria a parabola, piuttosto che a campanile. Dunque fino agli 11 anni, in allenamento e anche in partita, non è richiesto il colpo di testa come gesto tecnico, in considerazione non solo della difficoltà di calcolo e studio della traiettoria, delle paure mostrate dai bimbi nell'utilizzo della testa, ma anche e soprattutto in relazione al pericolo di trauma che potrebbe interessare la scatola cranica, non del tutto sviluppata a quell'età, a contatto con il pallone. Anche nella fascia ESORDIENTI, dove la didattica del colpo di testa si manifesta in forma incipiente, non stressiamo i ragazzi sulla necessità di colpire il pallone usando la fronte o la nuca, ma cerchiamo di dar loro tutti gli strumenti per capire se e quando attaccare la sfera con un colpo di testa. Onestamente non saprei dire se vietare il colpo di testa a livello federale sia una soluzione giusta o sbagliata, sarebbe il caso di prendersi un po' di tempo e dedicarlo all'analisi dell'incidenza traumatica del colpo di testa sui ragazzi dai 5 ai 12 anni in Italia per capire quale soluzione adottare. Di certo, ritengo che almeno fino ai Pulcini (10 anni) sia più opportuno usare palloni di dimensioni e misure in grado di tutelare i ragazzi da possibili traumi o infortuni (la federazione italiana fa giocare i giovani atleti dagli 8 ai 12 anni con i palloni di misura 4: una buona iniziativa, ma spesso sui campi questi palloni pesano non poco).”
LUCIANO VINCIGUERRA (DON BOSCO FOSSONE)
“E’ un problema di non poco conto. Si dovrebbe giocare sempre con palloni adeguati. Però è un gesto tecnico che va insegnato ai ragazzi, quindi vanno usati i palloni di gomma in allenamento però poi in gara la FIGC dovrebbe differenziare fino ai Pulcini il non uso di quello di cuoio che dovrebbe inserito a partire dagli Esordienti. Potrebbe essere un’idea per evitare il problema. L’errore che a mio avviso si commette sempre nell’attività di base è quello di voler sempre pensare a giocare come fanno i grandi. E’ un limite per tutto il nostro movimento. Servono regole chiare e fisse a tutela dei ragazzi, senza pensare solo a vincere.”