Promozione Girone A, alla Lastrigiana basta un goal di Burgnich
La rete realizzata al 7' del primo tempo è sufficiente per avere la meglio sul Maliseti Tobbianese
Lastrigiana – Maliseti Tobbianese 1-0
LASTRIGIANA: Flauto, Guerrini Giacomo, Gagliani, Flora, Vezzosi, Innocenti, Burgnich (87’ Vanni), Caroti, Guerrini Michele (75’ Chiesi), Carfora (69’ Terzani), Montagni. A disposizione: Nerozzi, Ciolini, Zanobetti, Rossi. Allenatore: Alessandro Calderone
MALISETI TOBBIANESE: Battagliero, Manetti, Rosi, Marchiseppe, Bertini, Casarin, Cardillo, Niccolai (55’ Casini), Giandonati (72’ Caggianese), Landolina, Melani (56’ Fabbri). A disposizione: Brunelli, Cerbino, Cerbai, Lorenzi. Allenatore: Fabrizio Rossi
ARBITRO: Maccarini di Arezzo, coadiuvato da Furiesi di Empoli e Carbone di Pisa
RETE: 7’ Burgnich (L)
NOTE: espulsi Bertini all’83’ per gioco falloso e il tecnico della Lastrigiana Calderone all’88’ per proteste.
Oltre ai piedi, bisognava metterci il cuore per superare un ostacolo arduo come il Maliseti Tobbianese, squadra che naviga ai confini della zona play off. La Lastrigiana ha applicato alla lettera questa filosofia, portando a casa tre punti pesantissimi che la allontanano in maniera quasi definitiva dal baratro rappresentato dalla zona play out. È stata una gara difficile da interpretare per gli uomini di Calderone. Di fronte ai biancorossi c’era, infatti, un Maliseti motivatissimo che ha cercato in ogni modo di riequilibrare i due piatti della bilancia disassati dal gol in avvio di partita realizzato da Burgnich. Nonostante la pressione costante esercitata dai centrocampisti e dagli avanti giallo blu, però, il fortino eretto a difesa dei pali di Flauto ha resistito a tutti gli urti consentendo così alla compagine biancorossa di mettere a frutto il grande cinismo mostrato in occasione dell’unica vera opportunità creata nell’arco dei novanta minuti di gioco. Gli ospiti, apparsi tecnicamente e tatticamente superiori, non sono stati, però, capaci di sfruttare a proprio vantaggio le numerose occasioni avute. Errori a volte clamorosi e anche un pizzico di sfortuna hanno reso amarissima questa prima domenica di aprile. Anche se, risultati alla mano, i lanieri restano agganciati al treno play off, Fabrizio Rossi dovrà riflettere a lungo sulla mancanza di lucidità negli ultimi sedici metri mostrata nell’occasione da attaccanti del calibro di Melani, Cardillo e Francesco Fabbri. Il Maliseti, ai punti, avrebbe meritato molto di più ma in uno sport come il calcio, nel quale è fondamentale il gesto tecnico, gli errori spesso si pagano a carissimo prezzo.
Il primo quarto d’ora di partita vede le due compagini affrontarsi sul filo dell’equilibrio. La Lastrigiana parte senza troppi timori reverenziali, sbloccando il risultato dopo appena sette minuti di gioco. Buona la manovra sul settore di sinistra che fa pervenire il pallone a centro area, dove Burgnich, appostato a pochi passi dalla porta, tocca di quel tanto che basta per superare il giovane estremo difensore pratese Battagliero che Rossi ha dovuto schierare fra i pali all’ultimo momento a causa dell’infortunio occorso, proprio in fase di riscaldamento pre partita, al grande ex di turno Enrico “Gatto” Brunelli che proprio nella “cantera” biancorossa ha mosso i primi passi. Sembrano, dunque, pagare molto bene le scelte di Calderone che schiera, a supporto di Montagni, l’esperto Carfora coadiuvato, sulle corsie esterne, da Michele Guerrini (a destra) e da Lorenzo Burgnich (a sinistra). A centrocampo Flora e il giovane Caroti fungono da diga di filtraggio mentre in difesa, ai fianchi della consolidata coppia centrale composta da Vezzosi e Innocenti, giostrano i giovanissimi Giacomo Guerrini (a destra) e Stefano Gagliani (a sinistra). Dura, però, pochissimo l’illusione di vedere una Lastrigiana propositiva e autorevole. Il Maliseti si getta subito in avanti alla ricerca del pareggio e nel giro di pochissimi minuti, crea e getta alle ortiche un paio di buone occasioni. Al 9’ il giovanissimo prodotto del vivaio blu-giallo-granata Giandonati lavora un bel pallone al limite dell’area avversaria facendolo poi filtrare fra le maglie della difesa biancorossa e liberando, a tu per tu con Flauto, il numero undici Melani. L’occasione è di quelle che non si presentano due volte, ma l’attaccante pratese la spreca in maniera clamorosa calciando di poco fuori in diagonale. Al 12’ è l’esperto regista ex Calenzano Landolina a liberarsi per la conclusione dalla distanza. La sua rasoiata da fuori area è insidiosa ma Flauto risponde “presente” e gettandosi in tuffo sulla propria destra, devia il pallone oltre la linea di fondo. Dopo una ventina di minuti giocati sostanzialmente alla pari, è dunque l’ottimo dispositivo tattico predisposto da Rossi a prendere decisamente in mano le redini del gioco. Qualità e quantità di gioco, non mancano né in mezzo al campo, dove giostrano Marchiseppe, Niccolai e Landolina, né in attacco, dove si muove con dinamismo e pericolosità il terzetto formato da Cardillo, Giandonati e Melani. Al 22’ capita nuovamente sui piedi del numero undici laniero la seconda grande chance per ritrovare la parità. Melani, ottimamente smarcato all’interno dell’area biancorossa, avrebbe tutto il tempo per controllare il pallone e superare Flauto ma ancora una volta, la scarsa lucidità in fase realizzativa lo condiziona facendogli calciare di poco fuori un insidioso diagonale dalla destra. Con lo scorrere del tempo, arretra progressivamente anche il baricentro della squadra di Calderone che ora bada quasi esclusivamente a difendere il risultato. Il Maliseti, dal canto suo, continua a creare e sbagliare in maniera incredibile altre ottime occasioni. Al 45’ è la volta di Niccolai che dopo essere penetrato in area dal settore di destra, calcia da ottima posizione sul corpo di Flauto che chiudendo ottimamente lo specchio della porta, salva la Lastra da un pareggio che pareva ormai certo. Fabrizio Rossi si mette le mani nei capelli ma continua a crederci; del resto, il tecnico pratese sa bene che la propria squadra possiede tutte le carte in regola per rientrare in partita.
È proprio in quest’ottica che, fra il 55’ e il 56’, il tecnico ospite effettua un doppio cambio che restituisce vitalità e pericolosità alla propria manovra offensiva. Fuori lo spuntato Melani e dentro l’esperto attaccante ex Lanciotto Francesco Fabbri e fuori anche Niccolai il cui posto in mezzo al campo è preso da Casini. Nonostante i correttivi apportati, però, il Maliseti, resta improduttivo negli ultimi sedici metri, mancando in maniera incredibile altre due ottime occasioni. Al 57’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla spiove sul secondo palo, dove si fa trovar pronto Cardillo. Il numero sette in maglia gialla, lasciato completamente solo nell’occasione, avrebbe tutto il tempo per appoggiare comodamente in rete di testa. Invece, l’esperto attaccante perde anche questa occasione mettendo sopra la traversa. Al 62’, ci si mette anche un pizzico di bona sorte a dare una grossa mano alla Lastra. Il Maliseti conquista un pericoloso calcio piazzato dal limite che Francesco Fabbri s’incarica di battere. La sua esecuzione balistica non lascia scampo a Flauto che resta fermo in mezzo ai pali; ci pensa allora l’incrocio dei pali alla sua destra a salvarlo dalla capitolazione facendo imprecare i numerosi sostenitori pratesi accorsi alla Guardiana. Da questo momento in poi anche la grande pressione esercitata dalla formazione ospite, pur restando costante, cala d’intensità e una Lastrigiana che è sempre e comunque costretta quasi esclusivamente a difendersi, adesso lo fa con minore affanno. I ragazzi di Calderone tornano ad affacciarsi in avanti solo all’83’ quando, in conseguenza di un fallo commesso dal difensore laniero Bertini nei confronti di Paolino Montagni lanciato a rete, l’arbitro Maccarini espelle il giocatore ospite. Sugli sviluppi del calcio piazzato che ne consegue, Caroti tenta la battuta a rete di potenza costringendo il giovane Battagliero ad intervenire in tuffo. La Lastrigiana resiste e dopo ben sei minuti di recupero, può gioire per una vittoria soffertissima, non del tutto meritata ma assai importante ai fini della classifica.
Nonostante abbia sbagliato tutto ciò che era possibile sbagliare, il Maliseti ha dimostrato, una volta di più, di essere formazione di alto livello e mercoledì prossimo, sul campo di Sesto Fiorentino in occasione della finale di Coppa Italia di categoria che lo vedrà opposto alla corazzata Signa, l’undici di Rossi si giocherà la possibilità di togliersi una grande soddisfazione; senza perdere d’occhio la volata play off per vincere la quale, i lanieri, hanno tutte le carte in regola.
Fonte: www.lastrigiana.it