Serie D, Matteo Prandelli spiega perché è rimasto alla Colligiana
"I soldi non fanno sempre la felicità, la serenità viene prima di tutto e qui io sto benissimo"
Dopo i rumors degli scorsi giorni che vedevano Matteo Prandelli sicuro partente, l’attaccante classe 1988 ha deciso di rimanere alla Colligiana, con la quale benissimo si sta comportando nel Girone E della Serie D.
È lo stesso Prandelli a spiegare i motivi che lo hanno spinto a non cambiare maglia. “Lunedì scorso (1 dicembre, ndr) c’è stato un incontro al quale erano presenti, oltre a me, il Direttore Sportivo Egidio Bicchierai, il Presidente Massimo Rugi, il Team Manager Enzo Menichetti ed il mio procuratore Gianni Magi. Con la Colligiana avevo un accordo fino a dicembre, essendo io una scommessa per il club, data la mia carriera non così ricca di reti, complici molti, troppi infortuni. Di conseguenza, ho riferito alla società, senza nascondermi, le richieste economicamente importanti e anche provenienti da grandi piazze a me pervenute. La Colligiana ha cercato di venire incontro in tutti i modi a certe mie esigenze e ho apprezzato questo sforzo, così ho pensato che per me e per la mia carriera era più giusto continuare a Colle di Val d’Elsa. Se ho realizzato nove reti in dieci partite lo devo soprattutto alla società, che ha creduto in me sin dall’inizio.”
Il bomber biancorosso è contento di essere rimasto. “La società ed il mister mi hanno fatto sentire importante, e a loro va il mio massimo rispetto. Voglio continuare un percorso intrapreso insieme all'inizio dell’anno e concludere nel migliore dei modi una stagione che spero mi consacri, finalmente. È un’occasione importante per me quella che mi sta dando la Colligiana, e voglio sfruttarla al meglio. I soldi non fanno sempre la felicità, la serenità viene prima di tutto ed io a Colle di Val d’Elsa adesso sono sereno. Per guadagnare i soldi c'è e ci sarà tempo se continuo a fare quello che sto facendo fino ad ora.”
Non ci saranno ripensamenti? “Ho scelto e ho dato la mia parola al Presidente, di conseguenza non tornerò indietro sulla mia decisione. Ho fatto una scelta di cuore, ponderata a lungo, ho deciso che rimanere era la cosa più giusta per me. Lo devo alla società, ai miei compagni di squadra e ai tifosi che hanno sempre creduto in me e non hanno mai smesso di sostenermi.”
La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dalla tifoseria. “Senza falsa modestia, credo sia normale. Alla fine penso di aver fatto bene e di essere diventato una delle colonne della squadra come Pietrobattista. Quindi, se fossi andato via, non sarebbe stato tanto bello per loro.”
Quali sono le squadre che l’hanno cercata con maggiore insistenza? “Tre o quattro società del nostro girone, altrettante del Girone D, oltre ad un paio di Lega Pro. Non voglio fare nomi, dico soltanto che il club che ha provato a convincermi a cambiare maglia con maggiore insistenza è stata la Massese, con la quale i rapporti erano già ben avviati.”
Facciamo un passo indietro. Come spiega i motivi della sua “esplosione” a Colle di Val d’Elsa? “Negli ultimi anni ho subito tanti infortuni, inoltre scelte mie personali sbagliate non mi hanno permesso di rendere al meglio. Quest’anno, quando il Team Manager Enzo Menichetti, con il quale ho un rapporto di amicizia da diversi anni, mi ha chiamato per sapere se avessi voglia di tornare in biancorosso e rilanciarmi, ho accettato subito. Sono sceso a Siena e ho trovato l’accordo in pochi minuti. Qui, sin dal primo giorno, ho subito legato con il mister Stefano Carobbio, mi ha dato fiducia e ha creduto in me, più di me stesso credo, ha saputo tirar fuori il mio meglio. Penso, dunque, che se intorno a te hai la massima fiducia di tutti, squadra compresa, se hai la massima serenità e se ovviamente hai qualità, tutto ti viene più facile.”
Quali sono le sue caratteristiche? “Sono una prima punta classica, mi piace molto stare in mezzo all’area di rigore e lavorare per la squadra, sacrificarmi e fare a sportellate con i difensori.”
Prandelli festeggia le reti con il gesto della “mitraglia”? “Non so perché ma al primo goal mi è venuta spontanea, e poi da lì, anche un po’ per scaramanzia, non l’ho più cambiata. Ammetto, però, che la fa un attaccante al quale mi ispirò molto, ovvero Osvaldo, ma questi sono dettagli...” – conclude simpaticamente l’attaccante biancorosso.