"Basta con lo SCOUTING: i bambini devono giocare vicino a CASA"
Adriano Baesso lancia un appello: "Fino alla fine della Scuola Calcio devono restare in società del Comune di residenza"
Il suo è un vero è proprio "grido di dolore". Adriano Baesso, attuale diesse del Versilia, personaggio conosciuto in questa zona avendo lavorato in tante società, chiede la parola per quello che lui stesso definisce "un accorato appello".
"Chi mi conosce sa che certe cose le sto dicendo da anni - dichiara - anche a voi di TOSCANAGOL in altre interviste. Il calcio giovanile sta morendo in Italia. Se in serie A oggi giocano solo 40% di calciatori italiani, questo è il frutto di una situazione ormai alla deriva".
Baesso chiede esplicitamente una cosa. "Bisogna che smetta questa moda chiamata "scouting" e che si lascino in pace i bambini e i ragazzi dagli 8 ai 12 anni. Fino alla fine della Scuola Calcio devono giocare vicino casa. La FIGC deve mettere una regola per cui non possono andare a giocare in società fuori dal Comune di residenza. Quando poi finiranno la Scuola Calcio potranno andare dove vogliono".
Baesso è pronto anche ad aprire un dibattito su questo tema. "Sono convinto che tanti la pensino come me e che mi daranno ragione".
Poi pone un esempio. "Guardate la Croazia: cinque milioni di abitanti e una fucina di atleti che escono in continuazione in tante discipline. Da loro i ragazzi fino ad una certa età fanno calcio a scuola con il maestro e un preparatore motorio. Poi iniziano a giocare a calcio".
Vuol dire quindi che le Scuole Calcio in Italia non devono più esistere? "Non dico questo. Ci devono essere, ma non per rubarsi i ragazzi. Il seme non va tolto dalla terra dove nasce, altrimenti muore. E infatti cosa succede? Spesso a 13-14 anni i ragazzi poi smettono perchè delusi e disillusi".
"Sono cinque anni che dico queste cose. Poi non lamentiamoci se si vedono campionati Allievi B o Giovanissimi con poche squadre. In Italia ci siamo inventati lo "scouting" e così facendo le società vanno a razziare nelle fasce più piccole per non pagare poi i premi preparazione".