SERIE D GIRONE E, anche il diesse CARNESALINI lascia il VIAREGGIO
"Tutto è stato vanificato, è il momento di lasciare, non ci sono i presupposti per andare avanti"
E’ di ritorno a Lucca dove vive da anni. Pochi minuti di autostrada e tanta amarezza dentro. Dopo nove anni prima da calciatore e poi da dirigente, Sergio Carnesalini lascia il Viareggio. Era stato lui uno dei “pionieri” della rinascita con il Viareggio 2014, due stagione belle, intense, con la vittoria in Eccellenza e un buon campionato di serie D. Ora il baratro, una situazione economica non più gestibile, la “fuga” di tanti calciatori. La resa di Carnesalini significa che forse davvero tutto è perduto.
Nelle sue parole tutta l’amarezza per il momento vissuto. “Ho visto vanificare in quest’ultimo periodo tutto il lavoro fatto in estate. Il progetto sportivo che avevo in testa è naufragato”.
Tutto era nato sotto altri auspici. “Per quello che si era visto all’inizio, e mi riferisco ai valori tecnici della squadra, i presupposti erano altri. Ho analizzato così il tutto e credo che sia il momento per fare un posso indietro, bisogna capire qual è il momento per dover interrompere un rapporto”.
Non ci sono più i presupposti… “E’ così, l’ho comunicato a chi di dovere, mi auguro che stasera la società sia salvata dalla messa in liquidazione, mi auguro che la proprietà torni a parlare viareggino. Quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi è davvero duro da portare avanti. E’ una decisione presa“.
Tanti rimpianti. “E’ il momento giusto, non so cosa succederà, spero che ci sia una nuova società, è l’augurio che faccio. Il calcio a Viareggio non può finire così. Spero che parli viareggino per la serietà delle persone che ci sono. Sono sereno, lucido, faccio prevalere la ragione sull’aspetto affettivo. E’ giusto così”.
Cosa farà l’allenatore Masi. “Non lo so, l'ho lasciato che era nello spogliatoio a fare le conta per domani. Per il momento lui è qua. I giocatori sono andati via quasi tutti. Pacciardi stamani è andato al Cecina, Mariani non so nelle prossime ore. Il portiere Cipriani penso che resterà, è un ragazzo serio che ha dimostrato di voler bene al Viareggio, tanto che quindici giorni fa è stato promosso capitano”.
Rifarerebbe tutto? “Gli errori li facciamo tutti, li ho fatti anch’io, sicuramente in buona fede per il bene del Viareggio. Come mi diceva Mino Favini che ho avuto a Bergamo nel settore giovanile: “L’importante è sbagliare facendo la cosa giusta”. Non mi sarei dovuto fidare della proprietà”.
Si dice che uno dei vizi del calcio di oggi è di allestire le squadre senza avere le coperture adeguate. “Io credo che sia giusto fare le cose in modo serio. Noi abbiamo ascoltato le volontà delle proprietà a livello di ambizioni e di obiettivi da raggiungere. Dopo di che abbiamo sottoposto un budget nei minimi dettagli e la proprietà ci ha detto di muoverci. Credo che da dipendente uno debba fidarsi. Non credo che esista una società dove i soldi ci sono tutti e dall’inizio della stagione. E’ un rischio che si deve correre. L’anno scorso erano stati mantenuti gli impegni fino a un certo punto, c’erano le garanzie. Con il senno del poi è più facile. Nelle situazioni ci si deve trovare per poter criticare”.