MASSIMO INDRAGOLI, l'uomo giusto al posto giusto
Parla il nuovo responsabile del settore giovanile della Lucchese che presenta tutti gli allenatori
Nessun dubbio che, almeno sulla carta (sarà il tempo poi chiaramente, come in tutte le cose, a dire se sarà stata giusta), scegliere MASSIMO INDRAGOLI per guidare e i rilanciare il settore giovanile della Lucchese sia stata una mossa intelligente. La migliore si potrebbe azzardare, vista la qualità e la competenza della persona, soprattuto se si considera il passato di questo personaggio "intriso" di rossonero, prima come calciatore (dai 13 ai 21 anni con l'esordio nei professionisti), poi come allenatore per sei stagioni.
Con il suo arrivo il messaggio della società rossonera è stato chiaro e in un certo senso è stato come un rettificare il percorso: restiuire la "centralità"del ruolo e di tutto il settore giovanile alla città e alle sue componenti. Indragoli in tal senso è la perfetta esemplificazione e le sue prime mosse sono andate tutte in questa direzione.
"Quando Bettucci e Obbedio mi hanno chiamato - spiega il responsabile rossonero - chiedendomi di ricostruire il settore giovanile ripartendo dalle fasce più piccole, non potevo certo tirarmi indietro. E' una scelta stimolante quella di ricreare una "cultura" partendo dalle fasce più basse. Puoi impostare davvero un certo tipo di lavoro e anno dopo anno far crescere i ragazzi con una propria impostazione di lavoro. La seconda cosa che mi è stata chiesta è stata di dare la possibilità ai bimbi di Lucca e della provincia di giocare nella squadra della loro città."
Indragoli afferma di aver trovato "un settore giovanile con delle buone potenzialità, gestito dal mio predecessore in maniera corretta. La difficoltà maggiore del lavoro che mi attende sarà proprio quella di spostare la "centralità" verso le fasce più piccole. E' chiaro che abbiamo allestito squadre dei più grandi, però la capillarità della nuova impostazione non potrà che partire dai nati dal 2004 a seguire, creando dei gruppo che potranno avere un percorso di crescita completo di alcuni anni."
In tal senso vanno viste tutte le scelte dei collaboratori che Indragoli ha voluto con sè, primo tra tutti quell'Andrea Ruglioni che torna alla Lucchese dopo sette anni nel settore giovanile della Fiorentina. "Andrea vanta un bagaglio di esperienza e conoscenze che può portare qua. Non a caso ho voluto che prendesse l'incarico di responsabile della Scuola Calcio. Come pure un lucchese doc come Nicola Gennazzani che torna a casa dopo due anni di Empoli. Noi vogliamo lavorare sulla qualità e non sulla quantità. Chi viene a giocare nella Lucchese è reputato adatto per svolgere un certo tipo di percorso, non per altro."
Un lavoro a largo raggio che coinvolgerà anche altre società con le quali la Lucchese attiverà collaborazione strette. "La Lucchese Junior Aquilotti sarà gemellata con noi ed avrà un rapporto privilegiato. I nostri tecnici collaboreranno con i loro. Poi ho ereditato dei rapporti pregressi con San Donato e Folgor Marlia che stiamo valutando come proseguire. Per quanto riguarda la Media Valle e Garfagnana la nostra società di riferimento sarà il Castelnuovo Garfagnana, un rapporto che era già attivo e che io ho confermato. Stiamo poi valutando collaborazioni nelle province di Firenze, Pisa e Massa-Carrara, l'obiettivo è di creare una rete a largo raggio. Il responsabile tecnico di tutto questo sarà Andrea Ruglioni per la parte tecnica, mentre ho voluto il ritorno in società di Roberto Gennazzani che curerà la parte scouting."
Indragoli "apre" anche ad altre società tipo il Tau Calcio Altopascio, realtà ormai di spicco nell'ambito giovanile. "Ribadisco la mia stima verso un club cresciuto tantissimo in questi anni. Personalmente ho un ottimo rapporto con loro, come con il Margine Coperta per fare un altro esempio, e lo dimostra il fatto che abbiamo preso dei ragazzi da loro e anche dati."
Il filo conduttore nella scelta degli allenatori per la nuova stagione è stato quello della lucchesità, nativa o acquisita. Indragoli ce li presenta squadra per squadra. "Alla Berretti ho voluto un amico come Oliviero Di Stefano che è stato anche mio compagno di squadra. Vanta una lunga esperienza anche a livello di Prime squadre e sarà un ottimo collaboratore anche di Galderisi per i grandi. Agli Allievi 2000 torna alla Lucchese un personaggio come Vito Graziani che è una figura che a mio avviso sarà fondamentale per esperienza, curriculum e capacità per la crescita dei ragazzi. Per gli Allievi B 2001 ho scelto una new entry come Marco Di Bene che è una persona qualificata con laurea in scienze motorie che può migliorare le capacità tecniche e fisiche dei ragazzi. Vanta esperienze importanti nella Juventus Academy e per diverse stagioni al Tau Calcio Altopascio. Ai Giovanissimi 2002 ho messo Andrea Aliboni che è l'unico insieme a Bertolozzi dei tecnici confermati dalla passata stagione. Ho rilevato che ha fatto un buon lavoro, è un ragazzo preparato che è giusto che ora faccia un salto di qualità in una categoria importante. Ai Giovanissimi B 2003 ho chiamato Nicola Gennazzani: questa sarà un'annata delicata, quella del passaggio dalla Scuola Calcio al settore agonistico. Anche Nicola ha la qualifica in scienze motorie e penso che sia il personaggio ideale per "traghettare" questi ragazzi. Un nuovissimo allenatore per la Lucchese è invece Massimiliano Nobile, romano di nascita e livornese d'adozione, che conosco molto bene e so come lavora. Nella scorsa stagione era al Pontedera. Agli Esordienti 2005 lavoreranno in coppia Ruglioni e Bertolozzi: quest'ultimo è un ragazzo di Lucca che ha lavorato molto bene in questi anni che vuole mettersi in discussione e io gli ho dato volentieri questa possibilità. Infine l'ultimo gruppo, quello del 2006, sarà affidato a Michele Lapiccirella che arriva dall'Atletico Lucca ed anche lui è laureato in Scienze Motorie."